Roma, le notti brave di Trastevere: chiuso il rave-bar di S. Calisto

Roma, le notti brave di Trastevere: chiuso il rave-bar di S. Calisto
Tre giorni di chiusura per il Bar San Calisto, dopo settimane di appostamenti e controlli da parte dei carabinieri. E' una stretta, quella contro la movida selvaggia, che non...

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Tre giorni di chiusura per il Bar San Calisto, dopo settimane di appostamenti e controlli da parte dei carabinieri. E' una stretta, quella contro la movida selvaggia, che non conoscerà sosta e che si è tradotta in pattugliamenti anche con cani anti-droga in tutte le zone calde del Centro. A pagarne le conseguenze, stavolta, è lo storico bar, nel cuore di Trastevere, luogo di ritrovo diurno ma, soprattutto, notturno. Un posto che è finito nel mirino degli uomini della compagnia Roma Trastevere, diretti dal maggiore Eugenio Fatone, dopo decine di segnalazioni da parte dei residenti esasperati dai rumori molesti a ogni ora della notte. In particolar modo la notte fra il 3 e 4 giugno quando, come documentato da Il Messaggero, proprio davanti al bar si sono radunati centinaia di giovanissimi, per un rave illegale con tanto di casse sistemate sopra ad un'auto di car sharing. Una notte di inferno, per una festa abusiva pubblicizzata sui social e alla quale hanno preso parte molti minorenni.


LA NOTTE INFERNALE
In quella stessa occasione, come riferito da molti testimoni, lo stesso proprietario del bar uscì fuori dal locale e cercò di riprendere gli organizzatori di quell'appuntamento fuorilegge: ma i suoi appelli ad abbassare la musica caddero nel vuoto. Una residente del rione scesa in strada a protestare, si è sentita rispondere dai giovani in festa che avrebbe tranquillamente potuto rivolgersi alla polizia.
 

I CONTROLLI
Da quella sera e, soprattutto, dalle numerose proteste dei cittadini i carabinieri hanno intensificato i controlli, rendendosi conto che il Bar San Calisto come recita l'ordinanza di chiusura ex art. 100 Tulps firmata dal Questore - era diventato luogo di ritrovo di pregiudicati (la piazza antistante è, da sempre, frequentata dagli spacciatori che pensano di poter agire indisturbati) e, soprattutto, recava disturbo alla quiete pubblica.
Sempre nei giorni scorsi, insieme ai vigili urbani, i carabinieri hanno elevato numerose sanzione nello storico rione del centro. Si va dall'occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di due locali di via Ponte Sisto (altri due in vicolo del Cinque e uno in via della Lungaretta) alla omessa esposizione dei prezzi di vendita da parte di un alimentari di via Santini e alla diffusione sonora in pubblica via non autorizzata (per un bar di via della Scala). Sempre i carabinieri hanno elevato 17 sanzioni per il mancato rispetto dell'ordinanza anti-alcol: 352 le persone identificate nel corso degli ultimi controlli.

IL SIT-IN

Oggi alle 19, intanto, è previsto un sit-in (che non è stato comunicato alla Questura) in piazza San Cosimato, contro la chiusura del bar San Calisto: sui social da Instagram a Facebook c'è addirittura chi propone di dormire in segno di proteta in piazza San Calisto: «Il Sanca non si tocca» è lo slogan che corre sul web.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero