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Colpi a raffica martedì notte della banda della spaccata: caccia a un suv Audi bianco. I tre uomini della batteria, tutti con il volto camuffato da un passamontagna nero, erano armati di mazze. Le telecamere di video sorveglianza delle attività finite nel mirino dei rapinatori hanno però ripreso non solo l’intera sequenza degli assalti, ma anche la targa della macchina utilizzata per spostarsi nel quadrante nord est della Capitale e quindi per la fuga. Polizia e carabinieri hanno già avviato una fitta rete di ricerche per risalire all’identità dei banditi spariti nella notte dopo l’ultimo colpo, un istituto di credito di via Ubaldo degli Ubaldi.
Roma, la Banda della Spaccata colpisce ancora: rapina in un supermercato al Laurentino
LA SERIE
Il primo allarme all’Appio Tuscolano è scattato in via dei Cessati Spiriti. Come mostrano le immagini, i tre arrivano intorno alla mezzanotte, scendono dal suv armati di mazze. Poi una raffica di colpi contro la vetrina del supermercato. Una volta all’interno svuotano le casse e quindi scappano via a tutta velocità verso il secondo obiettivo: una pizzeria. Quando gli agenti delle Volanti arrivano sul posto, i rapinatori sono infatti già in via Tuscolana.
LE INDAGINI
«Sono stato svegliato dal boato della vetrina infranta e delle mazzate. Ho capito subito che si trattava di una rapina anche perché pochi secondi dopo è scattato l’allarme. Poi abbiamo sentito le sirene delle forze dell’ordine. Mi sono affacciato dal balcone e ho visto la macchina bianca dei banditi scappare a tutta velocità». Così ha riferito uno dei residenti di via Mario Menghini dove la batteria ha tentato il colpo alla filiale. Lo stesso racconto riferito dai residenti delle altre zone prese di mira dalla banda della spaccata. Sul posto polizia e carabinieri hanno proceduto con i rilievi e gli accertamenti. Ma i rapinatori non hanno lasciato tracce. Tuttavia gli investigatori hanno proceduto con il sequestro dei filmati delle telecamere di video sorveglianza. La prima svolta nelle indagini è arrivata ieri in mattinata. Quando è stato possibile risalire ai numeri della targa dell’Audi su cui si stanno ora concentrando le indagini. Non solo: «Il sospetto è che ci sia un quarto uomo - sottolineano gli investigatori- che era alla guida del suv. Non è stato mai inquadrato dalle telecamere ma dai movimenti registrati degli altri tre uomini, abbiamo intuito che alla guida ci fosse un complice». Secondo gli investigatori inoltre, la banda della spaccata avrebbe seguito un piano e un itinerario ben preciso: «Sono andati a colpo sicuro, le rapine erano organizzate» concludono.
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Il Messaggero