La banda di idraulici che colpisce gli anziani vicino Roma, prima il “lavoro” poi il ritorno a casa: via soldi e gioielli

Ancora un'anziana vittima: la pistola alla tempia e il furto. Banditi presi dai carabinieri

La banda di idraulici che colpisce gli anziani vicino Roma, prima i lavori poi il ritorno a casa: via soldi e gioielli
Conoscevano già la vittima perché avevano fatto alcuni lavori di manutenzione e idraulica nel suo appartamento, nelle campagne di Lariano. Sapevano bene come...

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Conoscevano già la vittima perché avevano fatto alcuni lavori di manutenzione e idraulica nel suo appartamento, nelle campagne di Lariano. Sapevano bene come muoversi nell'abitazione e, una volta terminato l'intervento per la riparazione di un tubo, hanno atteso ancora qualche settimana per non destare sospetti e poi sono entrati in azione, rapinando dentro casa l'anziana proprietaria, che viveva da sola.

I FATTI

Dopo qualche mese i due autori, entrambi italiani e residenti nel comune di Lariano, sono stati assicurati alla giustizia. Ad individuarli e arrestarli, dopo un' articolata attività investigativa, sono stati i carabinieri della compagnia di Velletri, ai quali la donna di 78 anni, subito dopo essere stata terrorizzata e derubata di 250 euro con una pistola (a salve) puntata alla tempia, si era rivolta chiamando il 112. I due malviventi hanno 43 e 45 anni e sono stati arrestati in esecuzione di un'ordinanza del gip del tribunale di Velletri, poiché indiziati, in concorso, di rapina a mano armata. «Sono ancora stordita - aveva raccontato l'anziana donna con un filo di voce e gli occhi lucidi, qualcuno è entrato in casa mia, era armato e mi ha portato via tutti i soldi che avevo nel cassetto».

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I militari del comando veliterno, insieme con i colleghi della stazione di Lariano, avevano ricostruito la dinamica della rapina avvenuta il 15 giugno scorso ai danni della settantottenne, che risiede in una traversa di via Roma, tra traVelletri e Lariano. Nella tarda serata di giugno uno dei due malviventi, a volto travisato, la costrinse, minacciandola con una pistola, a consegnare i risparmi che aveva in casa. Intanto l'altro complice faceva da palo fuori. Le indagini degli investigatori della stazione di Lariano, sviluppate attraverso controlli a veicoli "sospetti" in transito nell'area la notte stessa della rapina e l'acquisizione delle immagini di videosorveglianza pubblica e privata, hanno portato i carabinieri sulla pista giusta. A questo si è aggiunta anche una serie di perquisizioni personali e domiciliari, nonché l'acquisizione di sommarie informazioni e analisi dei cellulari sequestrati, che hanno consentito di delineare il ruolo dei due rapinatori. A ideare il piano era stato proprio l'uomo, che era entrato nell'appartamento per eseguire piccolo lavori manutentivi e che si era reso disponibile a trovare la pistola utilizzata nel corso della rapina. L'altro era un mero esecutore materiale. L'anziana aveva detto ai carabinieri che qualche giorno prima aveva fatto entrare in casa un operaio per la sistemazione di una condotta idrica. Anche su questa dichiarazione, resa dalla vittima nelle ore successive al fatto, si era concentrata l'attenzione dell'Arma, che è riuscita a tracciare in poco tempo identikit dei rapinatori. La Procura della Repubblica di Velletri, sulla base delle consistenti risultanze investigative emerse, riscontrando la sussistenza di concrete e attuali esigenze cautelari, ha richiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale la misura della custodia in carcere per entrambi gli indagati.

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I SOCIAL

E sui social sono spuntati i primi commenti di chi ha lanciato l'invito a prestare attenzione quando si fa entrare qualcun in casa per l'esecuzione di lavori. «Troppo spesso - ha scritto Carlo G., uno dei tanti residenti intervenuti sulla questione - accade che prima fanno i lavori e poi "tornano" con altre intenzioni perché sanno quello che devono fare in quanto conoscono ogni angolo della casa e soprattutto guardano se ci sono telecamere nell'appartamento e nella zona».
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Il Messaggero