Roma, «le bancarelle restano in via Cola di Rienzo». E il Campidoglio viene beffato dal Tar

Il Tar​ del Lazio ha accolto il ricorso contro il ricollocamento dei banchi: la decisione presa dall'amministrazione senza chiedere il parere agli ambulanti

«Le bancarelle restano in via Cola di Rienzo». Accolto il ricorso di alcuni commercianti, il Campidoglio beffato dal Tar
Le bancarelle di via Cola di Rienzo resteranno lì. Almeno per ora, in attesa che venga attuato il piano del commercio che coinvolge anche il quartiere e che...

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Le bancarelle di via Cola di Rienzo resteranno lì. Almeno per ora, in attesa che venga attuato il piano del commercio che coinvolge anche il quartiere e che sistemerà, una volta per tutte, la presenza degli ambulanti in una zona così trafficata e turisticamente rilevante come quella a due passi dalla Basilica di San Pietro.

LA PRONUNCIA

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di alcuni commercianti rendendo nulla la delibera con la quale la Giunta capitolina, a metà luglio 2021, dispose la delocalizzazione. Per i giudici del tribunale amministrativo la sentenza di accoglimento vale solo e nei limiti degli interessi dei ricorrenti. E hanno ritenuto fondato il ricorso sotto il profilo, già affrontato dal Tar in una analoga controversia, relativo «alla violazione delle garanzie partecipative degli esercenti interessati alla operazione di delocalizzazione». In pratica, non c'è stato il confronto necessario. Il tribunale amministrativo ha «condiviso» le eccezioni dei ricorrenti «secondo cui la puntuale individuazione delle nuove sedi è avvenuta a mezzo di aprioristica determinazione» della giunta capitolina e che è stata «posta in essere al di fuori» di un procedimento «che potesse consentirne l'individuazione alla luce della invece necessaria ponderazione e comparazione degli interessi e delle esigenze dei soggetti coinvolti, in quanto destinatari dei provvedimento di delocalizzazione da adottare». Non ravvisando ragioni per discostarsi dal precedente della sezione, i giudici hanno pronunciato «l'annullamento degli atti gravati nella parte in cui procedono all'individuazione dell'area di destinazione dei posteggi dei ricorrenti, nei limiti di interesse dei ricorrenti, con salvezza delle ulteriori determinazioni che l'amministrazione riterrà di adottare». E, infatti, nel frattempo le condizioni sono mutate proprio perché il Campidoglio ha deciso di affrontare la questione con le categorie e con i municipi.

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L'OPERATIVITÀ

Dall'assessorato alle Attività produttive del Campidoglio fanno sapere che «la mancanza di un percorso partecipato con gli esercenti durante la scorsa amministrazione ha causato l'avvio della controversia che si è conclusa con l'accoglimento dell'istanza dei commercianti». La questione, dicono ancora da via dei Cerchi, è superata «grazie al lavoro svolto durante quest'ultimo anno con l'approvazione dei piani del commercio dei Municipi che hanno seguito un percorso partecipativo». Quindi, proprio il processo che nel frattempo è stato portato avanti ha mutato il quadro e le condizioni. Le bancarelle, dunque, saranno «riallocate», ma sempre nelle aree del quartiere Prati, così sotto i riflettori proprio perché così vicina a una zona turistica come quella di San Pietro che sarà meta dei pellegrini del Giubileo. Con il piano dedicato realizzato dal Comune, l'obiettivo è quello di sistemare le bancarelle un po' in tutta la città, per fare in modo che possano continuare ad avere il loro appeal e, allo stesso tempo, per evitare che possano creare intralcio ai pedoni e alla viabilità più in generale. In diversi casi, infatti, i residenti (anche dei quartieri più periferici) hanno lamentato in passato la difficoltà di potersi muovere in sicurezza con bancarelle che avevano preso più spazio di quanto legittimamente assegnato.
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Il Messaggero