Ballottaggio Roma, Michetti chiude a Tor Bella Monaca: offensiva sui voti grillini

Le mosse del candidato del centrodestra per il ballottaggio: comizio finale alle Torri. Appuntamenti nei quartieri “rossi”: prima all’Ostiense, poi al Tiburtino

Ballottaggio Roma, Michetti chiude a Tor Bella Monaca: offensiva sui voti grillini
Il gran finale, salvo sorprese, andrà in scena a Tor Bella Monaca: simbolo di quella periferia che cinque anni fa aveva abbracciato l’onda M5S e che, oggi, può...

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Il gran finale, salvo sorprese, andrà in scena a Tor Bella Monaca: simbolo di quella periferia che cinque anni fa aveva abbracciato l’onda M5S e che, oggi, può diventare decisiva per la scalata di Enrico Michetti al colle capitolino. Ma se per la chiusura della campagna elettorale romana il centrodestra sceglie la popolosa zona del VI municipio, i quartieri esterni della Capitale saranno il filo conduttore dell’ultima settimana di caccia al voto: a partire proprio da quelli storicamente vicini al centrosinistra e che, recentemente, avevano scelto i pentastellati. Come il Tiburtino, storica roccaforte rossa della Città eterna, dove l’avvocato-tribuno sarà impegnato nel fine settimana: qui, dopo la parentesi del governo Cinquestelle, il centrodestra punta a espugnare per la prima volta il fortino della sinistra. E Michetti sa che proprio nelle zone più lontane dalle Mura Aureliane deve cercare i voti utili per contenere il tentativo di rimonta di Roberto Gualtieri al ballottaggio. L’agenda dei prossimi giorni deve essere ancora completamente definita, ma è certo che le periferie (rosse o ex) avranno la priorità assoluta, come è successo anche nella marcia di avvicinamento al primo turno.

 

 

Enrico Michetti, il tour

Da Monte Sacro alla Magliana, dal Tuscolano a Boccea, Michetti continuerà nei prossimi giorni a passeggiare nelle periferie per incontrare i cittadini. Con una possibile visita anche all’area del ponte di Ferro - tra Ostiense e Marconi - che giocoforza sarà una delle priorità della nuova amministrazione. Stamattina, intanto, il candidato di centrodestra incontrerà Virginia Raggi: con la sindaca uscente si vedrà per un caffè a Palazzo Senatorio. Un modo anche per strizzare l’occhio a quella parte di elettorato grillino poco propensa a schierarsi con il Pd che, insieme ai cittadini che domenica e lunedì scorsi hanno votato per Carlo Calenda, potrebbero diventare l’ago della bilancia del ballottaggio.

 

 

L’appello

Dal centrodestra ci si rivolge anche ai tanti calabresi che vivono nella Capitale. Ieri l’incontro tra Michetti e il neo presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Mi fa molto piacere che il presidente Occhiuto sostenga la mia candidatura - sottolinea l’avvocato - Credo che con l’aiuto dei calabresi di Roma riusciremo a invertire la rotta, la rimetteremo in pista ripulendo la città e facendo in modo che torni a essere dignitosa, vivibile, sicura ed efficiente». A infondere ottimismo per il risultato del centrodestra arriva anche Gianni Alemanno: «Al secondo turno Michetti ce la può tranquillamente fare - sostiene l’ex sindaco, a margine di un convegno al Tempio di Adriano - Tutto è legato al rapporto diretto che lui riesce a creare con il popolo. Ha un grado di empatia e amore popolare che, obiettivamente, Gualtieri si sogna».

 

 

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Il Messaggero