Ballerino ucciso a coltellate, assolto il principale imputato: ne occultò solo il cadavere

Igor Franchini, il ballerino ucciso
Per i giudici d'appello non fu Giovanni Morlando, 24enne di Formia (Latina) ad uccidere Igor Franchini, il 19enne ballerino di Scauri (Latina) il cui corpo nel gennaio 2009 fu...

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Per i giudici d'appello non fu Giovanni Morlando, 24enne di Formia (Latina) ad uccidere Igor Franchini, il 19enne ballerino di Scauri (Latina) il cui corpo nel gennaio 2009 fu trovato massacrato con 43 coltellate e parzialmente carbonizzato.


Lo ha deciso la III Corte d'assise d'appello di Roma, presieduta da Vincenzo Roselli, a conclusione del secondo processo di secondo grado (c'è stato un rinvio da parte della Cassazione). Il giovane è stato assolto dall'accusa di omicidio volontario con la formula «per non aver commesso il fatto»; condannato a tre anni e tre mesi di reclusione solo per i reati di tentata soppressione di cadavere e incendio di autovettura. Il processo in questione (Morlando era difeso dagli avvocati Giuseppe Cincioni e Pasquale Cardillo Cupo) seguiva la sentenza con la quale la Cassazione nell'aprile dello scorso anno, ravvisando la contraddittorietà delle motivazioni della precedente decisione, annullò l'assoluzione dello studente formiano, rinviando gli atti alla III Corte d'Assise d'Appello.



Igor Franchini fu ucciso, presumibilmente nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 2009, in una villetta di Formia. Il corpo fu ritrovato dopo alcuni giorni, avvolto in una coperta e parzialmente carbonizzato, abbandonato in una zona di campagna. A scatenare la follia omicida, secondo gli investigatori, fu un debito, forse contratto per comprare droga. Per questa vicenda, sono nati quattro processi ad altrettanti giovani (in un caso nei confronti di un minorenne).



Due i principali: quello ad Andrea Casciello, condannato a 14 anni dopo il rito abbreviato (sentenza oggi definitiva) e quello a Giovanni Morlando che ha avuto un iter processuale più complesso. Condannato in primo grado a 26 anni di carcere, il giovane, in appello, fu assolto dall'accusa di omicidio (con formula dubitativa) e condannato a tre anni di reclusione per soppressione di cadavere. Lo scorso anno, la Cassazione annullò la sentenza per contraddittorietà delle motivazioni.
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Il Messaggero