Quel crollo, che ha vissuto in prima persona, le ha provocato un infarto. Il suo cuore non ha retto nel vedere la strada sprofondare, poi l'evacuazione veloce da casa, il...
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IL RICOVERO
«Sta un po' meglio» dicono le figlie Daniela e Valentina. Norma, quel tragico mercoledì, aveva appena parcheggiato l'auto in garage e ha subito notato una macchina nella «fossa», come la chiama, poi ne ha viste altre: «Quando sono uscita dall'ascensore, ho girato la testa a destra e non c'era più la strada. Ero l'unica persona nella zona transennata, la polizia mi ha fatto uscire subito perché l'area era stata già chiusa» ha raccontato Norma alle figlie. Ha rischiato la vita, poteva essere travolta anche lei se fosse crollato l'ascensore. «Quando mia madre è uscita dal garage, la strada stava ancora franando, ha assistito alla seconda frana, ha sentito le urla, l'ordine di evacuazione, le è venuto un forte stato di agitazione, ha pensato alla sua abitazione, che poteva essere evacuata», racconta Daniela. Poi il grave malore. «Quella voragine dal nostro balcone sembra proprio che sia quasi dentro casa nostra, è impressionante» aggiunge Valentina, appena rientrata dall'Inghilterra per stare accanto alla mamma. Nel palazzo stanno preparando un esposto condominiale per quanto accaduto.
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Il Messaggero