Boom di baby-gang: «Rapinatori per noia». A un ragazzino terrorizzato, oltre a puntargli il coltello alla gola, hanno portato via la microcar ad un semaforo...
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Baby-gang massacra di botte due fratelli per rapina
Violentano una ragazzina disabile nel parcheggio del tribunale di Palermo: branco di giovanissimi in manette
LE INDAGINI
Da gennaio a oggi solo gli investigatori dell'Arma di rapine ne hanno registrate almeno 3 al giorno. Ma una quarantina di rapinatori sono stati smascherati, alcuni cogliendoli sul fatto, altri dopo indagini minuziose. Si tratta di 4 stranieri, 28 romani, 3 italiani (di questi 14 sono minori o al massimo 20enni). La Benemerita, insomma, ha intensificato la lotta al crimine e i risultati non sono mancati. A ricostruire profili e risultati, è il colonnello Antonio Petti, comandante del Gruppo di Roma, soddisfatto perché un'attività ben pianificata «ha portato buoni frutti». «Non ci occupiamo solo di criminalità organizzata, ma anche dei reati comuni e predatori che sono quelli che colpiscono nel quotidiano i cittadini - aggiunge - parliamo di rapine su strada e nelle attività commerciali. Molto del successo del risultato è proprio l'analisi dei video delle telecamere nei negozi o zone limitrofe. Ci aiutano a ricostruire la serialità, fondamentale per non fermarsi solo all'ultimo caso».
Nelle ultime 48 ore nel calderone degli arresti e denunce, oltre ai due minorenni di 15 e 17 anni che hanno rubato l'auto a un coetaneo, e alla coppia di 20enni che mettevano a segno rapine in scooter a Monteverde, sono finiti anche due fratelli, di 41 e 48 anni, di Torre Maura che di colpi ne hanno messi a segno almeno 14. Ma anche un 40enne che, armato di pistola, il 13 marzo rapinò un supermercato e i clienti. Pochi i quartieri che restano immuni. «Spesso è vero si tratta di giovani che agiscono dall'altra parte della città rispetto ai loro quartieri - aggiunge Petti - ma ci sono anche quelli che ne hanno fatto una professione. Importante è il lavoro portato avanti - conclude il colonnello - in sinergia con il Gruppo reati gravi contro il patrimonio della Procura, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero