Roma, picchiavano adolescenti per rapinarli: presa baby-gang terrore dell'Eur

Roma, picchiavano adolescenti per rapinarli: presa baby-gang terrore dell'Eur
Una gang di strada che terrorizzava gli adolescenti dell'Eur picchiandoli per rapina. Un fenomeno criminale che ha suscitato panico e apprensione nei ragazzi e nelle famiglie...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una gang di strada che terrorizzava gli adolescenti dell'Eur picchiandoli per rapina. Un fenomeno criminale che ha suscitato panico e apprensione nei ragazzi e nelle famiglie che abitano in viale America, in viale Europa, piazza Don Sturzo e nelle altre strade vicine. In pochi giorni, nel periodo tra marzo e maggio, sono stati almeno cinque i ragazzi picchiati brutalmente da coetanei per il telefonino e il portafogli.


Gli agenti del commissariato Esposizione, diretto da Francesco Zerilli, hanno indagato per più di un mese. Un'inchiesta difficile che ha portato all'individuazione di cinque minorenni che facevano parte della ”gang”.

Si tratta di ragazzi fra i 16 e i 17 anni, già con qualche precedente penale, che vivono con le loro famiglie a Ladispoli e a Pomezia. I cinque venivano a Roma per imporre la loro forza e per terrorizzare i coetanei dell'Eur. Per uno di loro si sono aperte le porte del carcere minorile, mentre gli altri quattro sono stati destinati a strutture di recupero per minori.



L'INDAGINE

Agghiaccianti le modalità dei colpi. La ”gang” agiva in pieno giorno anche davanti al Mc Donalds. Avvicinavano gli studenti e senza dire una parola li prendevano a pugni. Quando le vittime erano in terra venivano rapinate. Gli agenti del commissariato Esposizione hanno deciso che bisognava intervenire subito: si trattava di rapine in fotocopia, le cui vittime erano state refertate in ospedale con diversi giorni di prognosi per le percosse subite. Quindi è partita un'indagine basata sulle telecamere della zona, sui riconoscimenti e anche sui cellulari. Sono stati localizzati i telefonini rubati. Tassello dopo tassello, gli investigatori hanno individuato i responsabili: nelle loro abitazioni sono stati sequestrati gli oggetti rubati.


Ma l'indagine è solo agli inizi. I poliziotti sono convinti che vadano ricercati e arrestati altri componenti della banda. «Una gang pericolosa - dice un inquirente - Ci siamo trovati davanti a dei minorenni che agivano con tanta violenza e senza scrupolo». I genitori dei ragazzi picchiati, saputo dell'arresto dei responsabili, sono andati a congratularsi con i poliziotti del commissariato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero