Lastre di marmo d'epoca presumibilmente romana, dipinti murali, quadri, libri sacri, crocefissi, arazzi, statue, nonchè materiali sottratti da scavi archeologici e da...
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Le opere provengono da 24 furti compiuti in vari siti d'Italia. Il materiale, d'interesse storico, artistico, religioso, culturale e archeologico, di valore inestimabile, è stato asportato nel corso di anni di razzie in molti siti archeologici, musei, cimiteri e chiese del Paese. Tra i reperti vi sono oggetti risalenti ad un arco temporale che va dal periodo etrusco a quello barocco, per questa ragione la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha nominato un gruppo di consulenti tecnici con diverse specializzazioni per meglio determinare le opere e ricostruire la loro storia.
I carabinieri della stazione di Roma Monte Mario insieme ai colleghi del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno dovuto compiere accertamenti lunghi e pazienti per individuare con precisione i reperti e localizzare i siti in cui potevano essere stati sottratti. Attraverso la capillare rete di stazioni Carabinieri sparse sul territorio nazionale, sono state collegate tutte le singole indagini e, al momento, è stato accertato che parte degli oggetti recuperati sono riconducibili a 24 furti. Parroci, direttori di musei, responsabili di cimiteri e sovrintendenti di scavi archeologici hanno infatti riconosciuto i reperti recuperati dai carabinieri accorgendosi in alcuni casi dell'effettiva mancanza solamente dopo essere stati convocati.
L'avvocato sessantenne, denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione continuato, secondo gli investigatori, era consapevole della provenienza illecita della maggior parte del materiale sequestrato, poichè i carabinieri insieme agli oggetti hanno trovato anche articoli di stampa e fotografie con didascalie dell'epoca in cui erano stati rubati.
La sua posizione, spiegano i carabinieri, è sicuramente aggravata anche dall'ingente quantità di beni archeologici, di diverso genere, rinvenuti nella sua disponibilità (vasellame, ceramiche, marmi, terracotta, tappi di anfora, lucerne, elementi da telaio, ecc.) la cui origine è compresa tra il VII secolo a.C. e l'età post-antica.
Tra i molti reperti sequestrati: 64 monete in bronzo e rame di età Medioevale e Moderna dal VI secolo d.C.
Il Messaggero