Tutti lo attaccano, ma lui scantona. Da Forza Italia al Pd, da Fratelli d'Italia alla lista Marchini, tutti a chiedergli di spiegare come mai, mentre il suo partito da un anno...
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GLI ACCERTAMENTI
Si muove anche la Commissione Trasparenza del Campidoglio, che ha deciso di indagare sulla vicenda. Il presidente dell'organismo di controllo e garanzia, Marco Palumbo, ha chiesto l'accesso agli atti «per conoscere attraverso gli ordini di servizio la frequenza dell'uso delle autovetture comunali, dei tragitti e del numero spostamenti effettuati». Spiega Palumbo: «Come è noto, solo il sindaco e gli assessori hanno disponibilità delle auto di servizio - prosegue Palumbo - I consiglieri comunali invece possono usufruire di una navetta collettiva per recarsi in Campidoglio dalla sede dei gruppi capitolini di via del Tritone».
L'ANNUNCIO DEL 2016
In effetti era stato proprio il Movimento Cinquestelle, appena scalato il Colle capitolino nell'estate del 2016, a calare la mannaia contro questo feticcio della casta appena battuta alle urne. «Via le auto blu a disposizione dell'ufficio di presidenza e quelle a disposizione dei presidenti dei gruppi», dicevano (anzi, scrivevano su Facebook) i grillini. Un anno dopo però il frontman dei pentastellati in Aula Giulio Cesare continua a sfrecciare in giro per la città tutto solo insieme all'autista, sulla vettura messa a disposizione dall'amministrazione comunale. Un comportamento che stride con il pedigree da grillino doc di Ferrara e anche con altre decisioni messe in campo dalla giunta di Virginia Raggi, che ha appena fatto sapere di avere tagliato l'auto di servizio a tutti i dirigenti della Mobilità capitolina. E infatti l'episodio è stato notato anche nello staff della sindaca, con una punta d'imbarazzo.
L'opposizione ieri non ha risparmiato il capogruppo del M5S. Per il Pd, tra gli altri, è intervenuto il consigliere Orlando Corsetti: «Il Movimento sa solo predicare bene e razzolare male». Per Fratelli d'Italia parlano del caso il capogruppo Fabrizio Ghera e il consigliere Andrea De Priamo, che annuncia un'interrogazione in Consiglio comunale. Il consigliere regionale di FI, Adriano Palozzi, ironizza così: «Paolo Ferrara mette in luce una bella contraddizione amministrativa. Altro che puri e casti, piuttosto pura casta a 5 stelle...».
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Il Messaggero