Roma, investita e uccisa dal bus, autista indagato per omicidio stradale: «Guidava a una velocità inadeguata»

Viaggiava a una velocità inadeguata, senza tener conto delle condizioni della via, trafficata e piena di turisti che sbucavano dai marciapiedi. E una volta in...

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Viaggiava a una velocità inadeguata, senza tener conto delle condizioni della via, trafficata e piena di turisti che sbucavano dai marciapiedi. E una volta in difficoltà sarebbe stato incapace di effettuare una manovra di emergenza. È stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale Francesco P., il 63enne di origini napoletane che giovedì sera, alla guida di un torpedone carico di turisti giapponesi ha falciato su corso Vittorio Emanuele II Caterina Pangrazi, morta praticamente sul colpo. Secondo la prima ricostruzione della procura la giovane, studentessa di Giurisprudenza, stava tentando di attraversare la strada col rosso ed era a ridosso del marciapiede e l’autista del bus, che avrebbe guidato in maniera spericolata rispetto al luogo e all’ora, l’ha travolta probabilmente senza neanche rendersene conto. «Non l’ho vista. Ho sentito solo l’urto», ha pianto l’uomo dopo aver arrestato la corsa. 


Ieri la salma è stata sottoposta all’autopsia nell’istituto di medicina legale de La Sapienza. Il professor Luigi Cipolloni ha riscontrato un grave trauma cranico e nessun altra contusione. Il corpo in serata è stato rimesso a disposizione della famiglia. Il papà, un imprenditore, ieri mattina si è recato a piazzale Clodio con un legale di fiducia, l’avvocato Pierfrancesco Bruno, anche per assistere al conferimento dell’incarico al consulente tecnico della procura. Il pm Gennaro Varone e l’aggiunto Nunzia D’Elia, dopo aver proceduto all’iscrizione del conducente del bus nel registro degli indagati e disposto l’esame sul corpo, hanno fissato un nuovo incontro per conferire ad un esperto l’incarico per la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Il mezzo, intanto, è stato posto sotto sequestro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero