«Aveva dato una testata contro una vetrata del bus, mi gridava ti sparo, ti ammazzo e poi mentre si allontanava ha estratto qualcosa dalla tasca: credevo fosse armato, ero...
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«Sul bus i cani non salgono»: la lite, poi l'autista Atac lo investe
Roma, assalto ai bus dopo il video choc: sassaiola per vendetta. Gli autisti: «Abbiamo paura»
LA LITE
A scatenare il litigio i cani dell'uomo. «Erano almeno cinque» raccontano i residenti del quartiere di estrema periferia che conosco bene il quarantenne, nato e cresciuto a Corviale, descritto come un «violento, con molti problemi». È conosciuto anche dalle forze dell'ordine. L'autista non voleva far salire i cani perché non avevano la museruola e ha raccontato agli ispettori che si era molto spaventato. Il passeggero infatti è esploso, così «come è già accaduto in passato molte volte» spiegano i residenti. «Aveva iniziato a picchiare sulla porta laterale e la fermata era passata, non ero vicino al capolinea, mi sono spaventato, ho perso la testa» ha detto l'autista che ha subito avvertito il Centro Controllo dell'Atac. Quello scatto con il bus, quello immortalato nel video, sarebbe stato fatto per fuggire via, visto che l'autista si sentiva minacciato. «Affidabile e tranquillo» così lo definiscono colleghi e sindacati tra cui Fast Slm che esprimono solidarietà all'autista. Quel giorno se lo ricordano bene gli abitanti di Corviale: qualcuno ha parlato di un vetro che il passeggero avrebbe rotto con un colpo di testa. Poi l'arrivo dell'ambulanza e di diverse pattuglie di polizia. I vigili invece non sono intervenuti anche se la sede dista qualche metro. L'autista ha chiamato la polizia e ha denunciato di essere stato aggredito e minacciato. Il bus inoltre era stato danneggiato. Il passeggero è stato portato al pronto soccorso, ma non ha sporto denuncia e gli sono stati addebitati i danni causati all'autobus.
LA PAURA
L'autista davanti agli ispettori dell'Atac si è soffermato su un momento in particolare che si vede bene anche nel video: l'uomo mentre indietreggia davanti al bus che avanza, mette la mano destra nella tasca posteriore dei pantaloni e prende qualcosa. «Sembrava un'arma» ha detto più volte il dipendente dell'Atac che rischia il licenziamento. Appena è stato reso noto il video, la polizia ha denunciato l'autista. Il passeggero anche due giorni fa, quando è scoppiato il caso, è stato avvistato sotto i lotti del Serpentone insieme ai suoi cani. «Un tempo ne aveva sette» racconta un vicino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero