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Sembrava un malore, invece i fumi dell’alcool non permettevano a un dipendente Ama di 43 anni di portare avanti il proprio lavoro, così ha deciso di fermare la sua corsa, nel bel mezzo della strada, su via Casilina. I passanti, preoccupati si fosse trattato di un problema di salute, hanno però chiamato il numero unico delle emergenze. Quando i soccorsi sono arrivati, intorno alle 2.30 di oggi, hanno potuto subito constatare che si trattava di uno stato di ebbrezza.
Erano appena passate le due quando, a bordo del mezzo Ama sul quale era in turno la scorsa notte, il 43enne, dipendente della ditta che gestisce i rifiuti nella capitale, si era fermato al semaforo rosso dell’incrocio tra via Casilina e viale Alessandrino. E fin qui nulla di strano, se non fosse che, non vedendolo ripartire, gli altri automobilisti si sono avvicinati per accertarne le ragioni e hanno visto l’uomo – che in un primo momento sembrava aver avuto un malore – accasciato sul sedile, in stato di incoscienza. Preoccupati, hanno subito chiamato i soccorsi. Ma, all’arrivo del 118 e della polizia locale del gruppo Casilino, si è scoperto che il 43enne era solo ubriaco, tanto da non riuscire a continuare la sua corsa. L’etilometro, effettuato sul posto dagli agenti, ha confermato lo stato di ebbrezza, con un valore di tre volte superiore al limite consentito, superiore a 1.5. Il mezzo è stato recuperato dal capo squadra Ama, dato che il dipendente non era più in grado di guidare.
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