Roma, attentato in una chiesa di Primavalle distrutta la casa del parroco

Foto di Paolo Rizzo
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Città del Vaticano - C'è stato un attentato in una parrocchia della Capitale. La notizia in Vaticano è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Martedì sera, verso le sette, una forte esplosione in una chiesa romana di periferia ha distrutto l'ufficio del parroco, provocato danni e seminato una certa inquietudine tra i parrocchiani. Fortunatamente nessuno dei tre sacerdoti che gestiscono la parrocchia di San Lino Papa, situata a via cardinale Garampi, alle porte di Primavalle, a quell'ora era presente all'interno, perché altrimenti il rudimentale ordigno avrebbe avuto pesanti conseguenze. Avrebbe fatto vittime.




Il parroco, don Francesco Galluzzo era sotto choc. Sono subito arrivati gli artificieri, partite le denunce e le ricerche della polizia che sta cercando di capire la dinamica e i motivi di questo gesto. I parrocchiani ricordano che il parroco, in passato, era già stato vittima di minacce da parte di alcuni spacciatori della zona che distribuivano droga ai ragazzi. Don Galluzzo aveva avvertito i genitori, intimando di stare alla larga dalla parrocchia e dai ragazzi. Aveva persino fatto installare telecamere attorno, proprio per disincentivare lo spaccio.



L'esplosione del rudimentale ordigno sembra essere dunque collegata al disagio giovanile della zona, più che ad altre motivazioni, visto che proprio le immagini registrate dalle telecamere hanno ripreso sei ragazzi italiani mentre posizionavano il pacco sotto la finestra del parroco. L'esplosione è stata fortissima ed è stata udita in tutta la zona. Ha persino piegato il metallo delle grate esterne d'acciaio, mandato in frantumi i vetri che si sono sbriciolati diventando proiettili, distrutto la stanza interna. Secondo gli artificieri che nel frattempo sono intervenuti, l'ordigno avrebbe potuto uccidere e fare vittime. Insomma una sbruffonata che avrebbe potuto avere pesantissime conseguenze. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero