Dal controllo degli autobus e delle strisce blu a quello delle tensostrutture che il Comune e Ferrovie vogliono creare alla stazione Termini per installare i termoscanner ed...
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Accordo tra Atac, sindacati confederali e Comune per utilizzare al meglio una parte dei dipendenti della municipalizzata dei trasporti, messi in solidarietà dopo il crollo delle attività (perso l'80 per cento della bigliettazione con un danno mensile per l'azienda di 25 milioni di euro) seguito all'avvio del lockdown.
L'intesa prevede che un centinaio di verificatori dei ticket sui mezzi e di ausiliari del traffico in organico ad Atac esca a rotazione dalla solidarietà e venga impiegato in altre mansioni in azienda. Per loro sono previste come attività il controllo delle santificazioni sugli uffici e le officine, il lavoro in portineria (oggi appalto a ditte esterne) e soprattutto un supporto a Comune e Protezione civile quando a Roma partiranno i presidi dei termoscanner voluti dal Campidoglio.
Lo scorso 20 marzo Atac, e per nove settimane, ha avviato il ricorso al fondo bilaterale di solidarietà per il trasporto pubblico per far fronte alla situazione straordinaria determinata dall'emergenza sanitaria Covid-19. In quest'ottica è stata erogata un'integrazione salariale per oltre 4mila addetti, che hanno visto calare la loro attività in azienda da quando i romani hanno smesso di prendere i mezzi pubblici per paura del contagio e il Comune ha deciso di sospendere il pagamento sulle strisce blu. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero