Per disboscare la giungla dei permessi sindacali di Atac, su cui indaga la Procura di Roma dopo l'esposto del direttore generale Marco Rettighieri, è pronto un piano di...
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La Cgil da sola dovrebbe perdere 1.500 ore, passando da 21mila a 19.500. La Uil ne perderebbe quasi 2mila, calando da 15mila a 13mila ore. La Faisa Confail si vedrebbe togliere circa 300 ore (da 2.800 a 2.500), l'Ugl scivolerebbe da 4.400 a 3.600 ore.A far scattare i tagli è un accordo sindacale, firmato il 12 febbraio 2015, che imponeva un nuovo calcolo delle ore di licenza, da effettuare in base ai risultati ottenuti dalle varie sigle nelle consultazioni per le Rsu, le rappresentanze sindacali interne. E proprio per via di quei risultati che ora Cgil e Uil dovrebbero rinunciare a una fetta cospicua dei propri permessi. L'unica a beneficiare della manovra, tra i confederali, è la Cisl, che passerebbe da 22mila a oltre 23mila ore.Ma il ridimensionamento più drastico è previsto per le sigle minori, quelle che non avevano partecipato alle elezioni per le Rsu: per tutte è allo studio il «dimezzamento del monte ore»: l'Usb quindi passerebbe da 2.800 a 1.400 ore, la Fast da 4.800 a 2.400 ore; il Sul da 4.900 a 2.450 ore e infine l'Orsa da 2.800 a 1.400 ore. Sono gli stessi sindacati che protesteranno martedì. Anche se ieri la Prefettura ha ridotto la protesta a solo 4 ore (dalle 8.30 alle 12.30) per garantire «un giusto equilibrio tra diritti».
lorenzo.decicco@ilmessaggero.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero