Atac, Meleo: «Ora la risaniamo e resta pubblica»

Atac, Meleo: «Ora la risaniamo e resta pubblica»
«Il Cda ha compito di risanare azienda, di rilanciarla, di mantenerla pubblica, di tutelare le persone che lavorano tutti i giorni e che colgo l'occasione di...

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«Il Cda ha compito di risanare azienda, di rilanciarla, di mantenerla pubblica, di tutelare le persone che lavorano tutti i giorni e che colgo l'occasione di ringraziare», ha detto l'assessore ai trasporti Linda Meleo. «Obiettivo è fare il prima possibile per riportare l'Atac alla normalità. Chi si occupa di impresa sa che non si risana in quattro mesi, serve del tempo e interventi specifici. Se si riuscirà entro il nostro mandato? Io me lo auguro». Ci sarà un concordato preventito? «Il cda valuterà e lavorerà per vagliare tutte le soluzioni possibili che abbiano l'obiettivo di risanare azienda e rilanciarla», spiega la Meleo. Il concordato preventivo consiste in una sorta di amministrazione straordinaria sotto l'egida del tribunale finalizzata a ripianare i debiti. Nessuna buonuscita per l'ex ad dell'Atac Rota. «Non ci sarà nessun costo per l'azienda, visto che le sue sono state dimissioni». Così l'assessore alla Mobilità che ha spiegato le scelte che hanno rivoluzionato i vertici dell'Atac. «Nell'esame dei profili per il nuovo Cda di Atac il nostro obiettivo è stato individuare delle persone particolarmente competenti nel tema della gestione aziendale e dei trasporti. Siamo certi che la nuova configurazione del cda risponde alle esigenze di un'azienda di oltre 10 mila dipendenti.


La scelta di passare a un organo collegiale e non mantenere l'amministratore unico è data dal fatto che Atac è un'azienda eccezionale che non può essere considerata nella media delle partecipate del Comune, perché ha oltre 10mila dipendenti ed è una realtà particolarmente complessa soprattutto nella parte industriale», ha detto l'assessore  intervenendo nel corso della seduta della commissione Mobilità in Campidoglio. «Simioni (nuovo presidente e Ad, ndr.) - ha aggiunto - ha una ricchissima esperienza nella gestione delle aziende complesse e dei trasporti, nel settore ferroviario e anche del tpl a Roma e nelle partecipate del Campidoglio, dove in questi mesi è stato coordinatore del gruppo di lavoro. È un profilo veramente di alto livello e siamo certi che potrà contribuire in maniera fattiva per proseguire il lavoro di rinsanamento in maniera seria, decisa e univoca». Gli altri due membri nominati nel Cda sono «Cristiano Ceresatto - ha spiegato Meleo - è un profilo di alto livello, è stato molti anni in azienda con funzioni di controller, è un elevato profilo con competenze tecniche. Anche la dottoressa Sansonetti ha esperienze molto forti e specifiche nel campo della consulenza aziendale e fa parte del cda di un fondo abbastanza rilevante che si occupa di problematiche complesse, e questo è importante anche per le innovazioni che Atac necessita».


Infine «anche nel collegio sindacale ci sono tutti profili di alto livello, per Atac volevamo quanto di meglio possibile per rilanciarla e farla funzionare come un'azienda normale», ha concluso. Il 
 presidente della commissione mobilità, Enrico Stefàno, in apertura della seduta in Campidoglio ha elencato i cinque membri del collegio sindacale che saranno: «Fazi Valeria, Giovanni Palomba, Eugenio D'Amico, Giovanni Rossi e Pizzitti Fiorella». Rispetto all'ex au Manuel Fantasia «era altamente qualificato come amministratore unico, quindi non è che sia o non sia qualificato. Ma per il nuovo cda a tre di Atac servono competenze altamente specifiche nell'ambito dei trasporti». 
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Il Messaggero