Lo sciopero di oggi sarà l'ultimo con le corse di bus e metro a rischio anche durante le fasce di garanzia. L'Authority presieduta da Giuseppe Santoro Passarelli...
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La stretta varata dall'Autorità impone proprio il tassativo rispetto delle fasce di garanzia. Al termine dello sciopero o all'inizio della fascia di garanzia, autisti e macchinisti dovranno riprendere il turno di guida con un largo anticipo. I conducenti della metro A e della Roma-Lido dovranno rientrare a lavoro da 30 a 90 minuti prima della fine dello sciopero, i macchinisti della linea B fino a 120 minuti prima, per gli autisti di bus e filobus è previsto un anticipo di 30 minuti, che sale a 50 per chi guida i tram. Alcuni dipendenti, poi, saranno obbligati a lavorare anche durante le agitazioni sindacali. Dovrà lavorare il personale in servizio presso la Direzione centrale manutenzione, i dipendenti che si occupano della circolazione dei treni (i cosiddetti Dct), i capi tecnici centrali, i capi movimento, il personale della Sede Centrale Operativa. E ancora gli addetti alle attività di sicurezza, di guardiania, della vigilanza, chi si occupa dell'apertura e chiusura delle stazioni, degli annunci, e anche gli operatori dei sistemi di controllo del traffico.
Per il garante Giuseppe Santoro-Passarelli, «si tratta di misure di buon senso e capaci di contemperare il diritto di sciopero con i diritti dei cittadini romani. L'auspicio dell'Autorità è sempre stato, e resta, quello di un accordo fra le parti ma nel frattempo abbiamo ritenuto opportuno approvare una regolamentazione che quantomeno disciplinasse in modo più puntuale la riattivazione del servizio di trasporto al termine dello sciopero». Il regolamento, spiega il garante, «prevede anche chiari obblighi di informazione ai cittadini, compresa la diffusione delle percentuali di adesione registrati nel corso delle ultime astensioni dalle sigle sindacali. A partire dai prossimi scioperi vigileremo con scrupolo sulla corretta applicazione delle nuove regole».
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Il Messaggero