Nuovo ciclone nomine in vista per la sindaca Virginia Raggi. La Procura ora indaga sull'attuale cda di Atac, mandati e retribuzioni comprese. A Piazzale Clodio è stato...
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IL SEQUESTRO
I documenti, in particolare buste paga, degli attuali big e degli ultimi manager in carica della municipalizzata, sono stati sequestrati e rischisti al capo del personale, su ordine del sostituto procuratore Francesco Dall'Olio. Lo stesso magistrato che, insieme al procuratore aggiunto Paolo Ielo, ha sollecitato il processo con l'accusa di falso per la sindaca nell'ambito del primo filone nomine, ossia quella che aveva portato a capo del dipartimento Turismo del Campidoglio Renato Marra, fratello di Raffaele, l'ex capo del Personale capitolino, suo fedelissimo, finito poi arrestato e sotto processo per corruzione. Al vaglio degli inquirenti in particolare la nomina senza bando e per 240.000 euro annui (con la durata di tre anni) per il super manager Simioni. La sua posizione ad ogni modo è già stata passata al setaccio dell'Anticorruzione che non ha ravvisato incompatibilità tra le tre cariche pubbliche ricoperte. Simioni ha infatti rinunciato ai circa 70.000 euro annui da consigliere di amministrazione in Atac mantenendo comunque uno stipendio cospicuo, appunto 240.000 euro. Unico appunto, sollevato dall'autorità nticorruzione rappresentata da Raffaele Cantone, un ipotetico conflitto di interesse per altri incarichi esterni su cui è stato dato compito al responsabile Anticorruzione dell'Atac di valutare: Simioni siede anche nel cda di due grandi aziende di Infrastrutture.
LA DELIBERA
L'indagine è partita da un esposto presentato dai consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Fabrizio Ghera e Andrea De Priamo. All'indomani della costituzione del cda e della nomina del manager hanno messo nero su bianco le ipotesi di illegittimità delle procedure amministrative e portato tutto a piazzale Clodio. Con una deliberazione, la 174 del 1 agosto 2017, secondo l'esposto, in Campidoglio, sarebbero stati riparametrati i compensi del neo costituito collegio prevedendo: 52.008,7 euro per il presidente del cda e 27.000 per i due consiglieri. Il giorno seguente, con l'ordinanza del sindaco appena acquisita in procura, la Raggi avrebbe formalizzato le nomine dei tre componenti del consiglio e del presidente. Che poi ha assunto anche la carica di amministratore delegato (altri 40.239,20 annui) e di direttore generale.
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Il Messaggero