Si svolgerà il 3 giugno il referendum cittadino, promosso dai Radicali Italiani, per la messa a gara del trasporto pubblico di Roma. La sindaca Virginia Raggi ha firmato...
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Solo la scorsa settimana l'Assemblea capitolina ha approvato la delibera che ha consentito all'Atac di depositare in Tribunale il piano per il concordato preventivo, il percorso con cui la giunta Raggi ha voluto sancire la decisione di mantenere pubblica l'azienda dei trasporti partecipata al 100% del Comune di Roma. L'iter che condurrà al responso finale sul concordato, una sorta di accordo con i creditori sotto l'egida del Tribunale, si stima possa durare un anno. La consigliera comunale del Pd Ilaria Piccola, intanto, nel pomeriggio ha lanciato un ultimatum: se entro due giorni non avrà il piano industriale di Atac, consegnato venerdì scorso al Tribunale fallimentare di Roma, si presenterà nella sede Atac di via Prenestina «con i carabinieri. Il piano - denuncia - è ancora un segreto per i consiglieri comunali nonostante sia un documento pubblico». Sulla maximulta, secondo il Tar, la condotta dell'Atac «legittimamente è stata ritenuta scorretta, in quanto contraria ai canoni di diligenza richiesti, nonché ingannevole» e la tesi dell'Autorità in merito all'ingannevolezza della pratica è «logica e adeguatamente argomentata».
La pratica commerciale sanzionata consisteva «nel frequente e sistematico mancato rispetto dell'orario diffuso presso le stazioni e attraverso il sito Internet» e nella «mancata diffusione preventiva di informazioni riguardo all'impossibilità di effettuare determinate corse».
Il Messaggero