Funivia, a tutti i costi. Mentre il destino dell'Atac rimane avviluppato tra le nubi nere della procedura fallimentare, col piano del concordato da rivedere per i tanti dubbi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In questi mesi i tecnici hanno portato avanti i progetti in sordina. Gli elaborati finali dovrebbero essere pronti dopo l'estate; tra la fine dell'autunno e l'inverno dovrebbe aprirsi la conferenza dei servizi per dare il via libera al progetto. Poi, con l'anno nuovo, potranno partire i lavori. Questo almeno è il crono programma che sognano in Comune. E che dovrebbe essere reso noto tra pochi giorni nella conferenza stampa, ancora da fissare, dove l'assessore alla Mobilità, Linda Meleo, presenterà i principali progetti del Pums, il piano urbano per la mobilità sostenibile.
DUE IMPIANTI
La funivia sarà in grado di trasportare poco meno di 3 mila passeggeri l'ora, con una velocità piuttosto ridotta, 21,6 chilometri all'ora. Quella di Boccea, dovrebbe avere quattro fermate: Casalotti, Gra, Torrevecchia e Battistini, all'altezza della stazione della metro A. L'altra funivia è quella che da Magliana procederà penzolando fino a viale Civiltà del Lavoro.
Come svelato dal Messaggero a metà dicembre, quasi sicuramente le funivie non verranno gestite dalla malandata Atac, che a fatica riesce ad assicurare il servizio di bus e metro. I due impianti dovrebbero essere affidati a società private, abituate a gestire cabine, piloni e funi metalliche. I tecnici delle partecipate comunali interessate al progetto (Risorse per Roma, Agenzia della Mobilità, Roma metropolitane) stanno ragionando su un appalto di «concessione, realizzazione e gestione». In sostanza, le ditte che si aggiudicheranno la commessa, dopo avere costruito materialmente la funivia, saranno anche i gestori dei nuovi impianti, almeno per un lungo periodo iniziale, minimo cinque anni. Almeno così, forse, se ci sarà uno sciopero dell'Atac, i passeggeri non correranno il rischio di rimanere sospesi per aria.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero