Atac, il biglietto via sms: «Ma costa 20 cent in più». Dal 5 luglio: con un messaggio si otterrà un ticket valido una sola volta

Atac, il biglietto via sms: «Ma costa 20 cent in più». La novità dal 5 luglio: con un messaggio si otterrà un ticket valido una sola volta
Da luglio il biglietto dell’Atac si potrà comprare anche con un sms. Per arginare il crollo degli incassi causato dalla pandemia, la partecipata di via Prenestina le...

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Da luglio il biglietto dell’Atac si potrà comprare anche con un sms. Per arginare il crollo degli incassi causato dalla pandemia, la partecipata di via Prenestina le sta provando tutte. L’ultima mossa è il ticket via messaggio. Pensato per chi dimentica di acquistare il tagliando o trova le rivendite chiuse. La società comunale ha chiuso l’accordo con i gestori della telefonia che operano in Italia e tra pochi giorni lancerà il progetto, la data che circola è il 5 luglio. Pagare il biglietto all’ultimo minuto via sms avrà un costo maggiorato di 20 centesimi, quindi l’importo passerà da 1 euro e 50 a 1,70, che sarà detratto dal credito telefonico.

 

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Funzionerà così: si manda l’sms al numero che Atac presto renderà noto e si ottiene in risposta un link col biglietto. Attenzione: da quel link, il tagliando virtuale potrà essere scaricato una volta sola, per evitare prevedibili clonazioni. Il link, se non viene aperto, potrà però essere inoltrato ad un altro contatto. Un padre per esempio potrebbe spedirlo al figlio salito a bordo senza pagare. L’importante appunto è non cliccare sull’indirizzo da un telefono diverso da quello dell’utente. «Dopo questa iniziativa - dice Giovanni Mottura, l’amministratore unico di Atac - chi non ha il titolo di viaggio a bordo non avrà più scuse: non potrà più dire che il tabaccaio era chiuso o che ha fatto tardi. Basterà un sms».

 

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Bancomat a bordo

Dato che quasi il 60% dei passeggeri sui bus ormai viaggia gratis (in metro è più complicato, c’è il tornello), l’Atac sta mettendo in campo altri progetti per invogliare gli utenti a “timbrare”. Entro fine anno, al massimo per gennaio 2022, sarà montato un pos abilitato al pagamento di bancomat e carte di credito su tutti gli autobus e tram della città, circa 2.500 mezzi. Basterà avvicinare la carta ai dispositivi, è tutto contactless. Poi si potrà proseguire il viaggio in metro e sulle ferrovie urbane con la stessa carta, senza costi aggiuntivi: la tessera sarà riconosciuta dai sensori intelligenti. Il servizio del biglietto col bancomat è già attivo dal 2019 in tutte le stazioni della metro A, B e C e sulle linee Roma-Lido e Roma-Viterbo.

 

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I conti in rosso 

La municipalizzata, zavorrata da un debito di 1,4 miliardi di euro, sotto concordato fallimentare, è costretta ad aumentare gli sforzi per ridurre l’evasione tariffaria, una piaga antica che col Covid è esplosa. Anche perché per un anno e mezzo sono stati vietati i controllori, tornati a bordo da un mese.

 

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La ricomparsa degli agenti in pettorina rossa ha avuto qualche effetto (+10% di incassi), ma i ricavi delle biglietterie restano ancora sotto al 50% di quanto guadagnato in era pre-Covid. Per Atac è impensabile proseguire così senza correggere l’andazzo. E senza ristori del governo nel 2021. I contabili dell’azienda hanno calcolato che servirebbero almeno 100 milioni di euro di sostegni. Altrimenti sarebbe impossibile evitare un impatto sul servizio. Tradotto: toccherebbe tagliare le corse. Aspettando le mosse dell’esecutivo, si lavora sulla lotta agli evasori del biglietto. Non solo rendendo i pagamenti più facili. Ma anche con le multe. L’ad Mottura punta a raddoppiare i controllori: oggi sono 250, ma dovrebbero diventare almeno 500.
 

 

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Il Messaggero