Corte dei conti, Atac e Ama nel mirino per gli scandali dei biglietti falsi e dei rifiuti

Corte dei conti, Atac e Ama nel mirino per gli scandali dei biglietti falsi e dei rifiuti
I nuovi accertamenti riguardano i biglietti clonati dell’Atac e la gestione dei rifiuti nel Lazio. Lo ha annunciato ieri, in occasione dell’inaugurazione...

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I nuovi accertamenti riguardano i biglietti clonati dell’Atac e la gestione dei rifiuti nel Lazio. Lo ha annunciato ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario Raffaele De Dominicis, procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, aggiungendo che, su entrambi i fronti, le verifiche sono in corso con diversi fascicoli aperti. La cerimonia è stata anche un’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti nell’ultimo anno dalla magistratura contabile, con i casi più eclatanti di condanna al pagamento del danno erariale per l’ex consigliere regionale Franco Fiorito e per l’ex segretario della Margherita Luigi Lusi.






AMA E ATAC

Quindi l’allarme sulla situazione del litorale e gli sprechi della Sanità.«Sono aperte diverse istruttorie sulla questione della gestione dei rifiuti nel Lazio e sulla clonazione dei biglietti Atac», si è limitato a chiarire De Dominicis.

In merito alla gestione Cerroni, sulla quale la magistratura ordinaria sta ancora lavorando, i nodi da sciogliere, dal punto di vista contabile, potrebbero riguardare le varianti al Piano regolatore, che hanno consentito al patron delle discariche di realizzare l’inceneritore di Albano Laziale. Ma anche lo spreco di risorse dovuto alla raccolta differenziata, "taroccata" da Manlio Cerroni e l’aumento delle tariffe ai danni delle casse comunali. Sui biglietti Atac, invece, gli accertamenti riguarderebbero il mancato utilizzo del software, acquistato dalla società e mai utilizzato, per controllare la corrispondenza tra biglietti emessi e timbrati.





IL BILANCIO

Nel 2013 la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti ha recuperato più di 29 milioni di euro (con un aumento del 50,2 per cento rispetto al 2012). Sono circa 1000 le nuove istruttorie aperte nel 2013 e destinate a chiudersi, nella maggior parte dei casi, nel 2014, ha spiegato De Dominicis. Aumentata del 29,6 per cento anche la mole di atti processuali (citazioni, sequestri conservativi e memorie) prodotti dalla procura. Tra questi anche quelli carico di Fiorito e Lusi.





LE EMERGENZE


De Dominicis ha parlato della situazione del litorale meridionale Lazio e in particolare di tre atti di citazione per giudizi di responsabilità che «provano, oltre ogni ragionevole dubbio che i comuni del litorale meridionale del Lazio, tra cui Aprilia, Nettuno e Pomezia, risultano gravemente condizionate nella loro autonomia amministrativa e gestionale. La materia dei tributi locali affidata a società di gestione pubblico-private - ha concluso De Dominicis - viene utilizzata con criteri apertamente incompatibili con l'interesse pubblico generale. Evidenti, altresì, gli inquinamenti malavitosi e i paralleli contenziosi con la giustizia penale». Il primato dello spreco resta comunque alla sanità: un settore «costellato da fattispecie di danno erariale e da un sistema organizzativo che va ripensato nel suo complesso e riordinato seguendo criteri di razionalità e di buon andamento amministrativo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero