Assembramenti, appello del Comune di Roma: «Denunciateli con la app»

Assembramenti, appello del Comune di Roma: «Denunciateli con la app»
«Invitiamo i romani a segnalare folla e assembramenti attraverso la nostra app. Soprattutto ora che tante attività hanno riaperto e si possono creare situazioni a...

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«Invitiamo i romani a segnalare folla e assembramenti attraverso la nostra app. Soprattutto ora che tante attività hanno riaperto e si possono creare situazioni a rischio». L’appello arriva da Massimo Bugani, capo staff della sindaca Virginia Raggi con delega all’Innovazione. In prima linea, lo scorso luglio, per lanciare “Roma al tuo fianco”: la web app del Campidoglio che consente di segnalare in tempo reale - e in anonimato - situazioni a rischio non solo come i sovraffollamenti. Ma anche l’abbandono illecito dei rifiuti e attraversamenti pedonali non visibili. «Ora più che mai dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo per evitare folla e calca» dice ancora Bugani. E infatti i dati rilevati dalla applicazione consentono di disegnare le “mappe di calore”. Cioè dove i gruppi di persone si concentrano: «I cittadini- spiega- possono orientarsi ed evitare le zone dove si stanno registrando assembramenti. La vera innovazione è che è in tempo reale, con un refresh di cinque minuti».

 

 

 

Roma, assembramenti in centro, chiusa ancora per un'ora via del Corso


LE ZONE DI CALORE


La web app è arrivata al primo giro di boa. La sperimentazione è infatti terminata e i dati registrati negli ultimi 9 mesi sono in fase di studio. In totale sono state protocollate 16mila segnalazioni con una media di mille al mese. Di queste il 61% sono state per assembramenti. Il 27% invece, per abbandono dei rifiuti. Dalle segnalazioni è stato possibile risalire inoltre ai quadranti dove più spesso si sono verificate situazioni a rischio. Dunque il IV municipio è in testa alla classifica. Seguito dal I, III e VII. Ma per l’amministrazione l’utilizzo del sistema corre su un doppio binario. 


«Non solo un servizio al cittadino- precisa Bugani - ma in tempi di Coronavirus è uno strumento per individuare le mappe di calore e anche di prevenirle». I dati vengono messi a disposizione della polizia Municipale, per quanto riguarda le categorie degli assembramenti e degli attraversamenti pedonali non visibili. Dell’Ama, per le segnalazione dei rifiuti abbandonati. E infine di Acea, per i lampioni rotti. 
«Là dove si ripetono le segnalazioni dei cittadini è possibile pianificare un intervento preventivo. Anticipare dunque che la situazione sfugga al controllo. Questo, per come è stata pensata la web app, non vale solo per le strade e le piazze dove soprattutto nei week end abbiamo notato concentrazioni eccessive. Ma pure per le fermate di bus e stazioni della metro». 


LE MISURE 


Intanto nei primi due giorni di aperture di bar e ristoranti non si sono registrate particolari criticità. Anche nelle zone della movida, il passaggio alla fascia gialla non ha segnato un’impennata di presenze. Anche se, come disposto dalla Questura, i varchi e gli ingressi al centro restano sorvegliati. Con un programma di controlli stretto intorno al Tridente, ai parchi e alle ville storiche. Agenti della polizia e vigili sono pronti a intervenire, in caso di ressa, con “chiusure a soffietto”. Come è accaduto sabato tra via del Corso e via Sistina. E a sud della Capitale, sul lungomare di Ostia.


«I nostri dati - conclude il capo staff Bugani - possono essere utilizzati per pianificare interventi nelle prossime settimane. Ma perché sia efficace, i romani devono collaborare e segnalare le situazioni a rischio soprattutto nel week end quando il flusso di persone aumenta».
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Il Messaggero