Sarebbe potuta finire in tragedia la vicenda che, nella giornata di ieri, ha visto protagonista un uomo di 53 anni di Anzio, commerciante, già noto alle forze...
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Monterotondo, colpisce e uccide il padre violento: «La figlia invochi la legittima difesa»
La furia del 53enne si è scatenata alle luci dell'alba di domenica mattina, quando, intorno alle 4, ha sorpreso la compagna ubriaca. Il 53enne ha perso le staffe ed ha iniziato a picchiare selvaggiamente la donna fino all'intervento dei suoi due figli, di 13 e 17 anni, che sono riusciti a riportarlo alla calma. Dopo poche ore, però, il 53enne ha avuto un nuovo sussulto d'ira e, dopo aver sbarrato la porta di casa con un divano e una spranga di ferro, sequestrando l'intera famiglia, ha esploso dei colpi d'arma da fuoco contro alcuni oggetti ed ha nuovamente aggredito la sua compagna.
Per calmarsi, l'uomo ha ingerito una forte dose di sonnifero, addormentandosi su un altro divano della casa: vista la situazione, la figlia 17enne ha dato l'allarme al 112 facendo scattare l'intervento dei carabinieri dell'aliquota Radiomobile della compagnia di Anzio e del locale comando stazione. Giunti sul posto i militari, in costante contatto telefonico con i ragazzi presenti in casa, sono riusciti a farsi aprire la porta dal figlio 13enne e, una volta all'interno dell'appartamento, hanno immobilizzato il 53enne, ancora sotto l'effetto dei calmanti.
Durante la perquisizione, i militari lo hanno trovato in possesso di una pistola cal. 7,65 con 2 cartucce e di una pistola cal. 6,35 con 3 cartucce e 1 colpo in canna portata alla cintola. Nelle vicinanze, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto una carabina cal. 8 con il calciolo rotto, 20 cartucce cal. 9, 72 cartucce cal. 8 e 6 cartucce cal. 7,65, tutto detenuto illegalmente.
La sua compagna, invece, è stata trasportata al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno, dove è stata ricoverata e sottoposta ad intervento chirurgico dopo essere stata riscontrata affetta da fratture al naso, ad un braccio e a 6 costole, una delle quali ha causato anche la perforazione di un organo interno; attualmente si trova in rianimazione. Il 53enne, accusato di lesioni, maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e detenzione illegale di più armi da sparo, è stato ammanettato e rinchiuso nel carcere di Velletri in attesa dell'udienza di convalida. Illesi i suoi figli, che sono stati affidati alla nonna. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero