Erano in cucina insieme, pronti a preparare la cena, la pentola a bollire, la tavola da apparecchiare. Poi un boato spaventoso e la palazzina di due piani è crollata,...
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L'ALLARME
L'esplosione - alle 18,40 di ieri ad Ariccia, in via Rufelli 47 - è come una bomba. La casa di due piani viene giù come carta. A dare l'allarme sono i vicini del popoloso condominio di sedici famiglie, al civico 45. «Ho sentito un boato gigantesco, i vetri e i muri tremavano - dice Raffaella, 65 anni, ancora sotto choc - pensavo che fosse successo qualcosa nel nostro palazzo perché spesso qui ci sono incidenti stradali con le auto che finiscono contro le cancellate delle case. Mi sono precipitata in strada». Come tutti gli altri, atterriti davanti al cumulo di mattoni e detriti. La parte posteriore della villetta, quella che dà su Vallericcia, non esiste più. Si teme per la famiglia Garofoli. La loro auto, una Punto grigia, è sepolta dai mattoni.
I SOCCORSI
La figlia Natalie, 21 anni, riesce a uscire dal sola dalle macerie, è sotto choc, abbraccia il fidanzato. Ed ha un solo pensiero: mamma e papà. Giovanni Garofoli, 72 anni, la moglie venezuelana Maria Elena Choen, 50, non danno segni di vita sotto le macerie. I primi a intervenire sono gli operai di un'autocarrozzeria che si trova sotto la palazzina crollata, subito si mettono al lavoro per estrarre i due coniugi, in pochi minuti arrivano i vigili del fuoco di Marino che provvedono al salvataggio di marito e moglie. Sono entrambi gravissimi, con politraumi. Vengono soccorsi dalle ambulanze del 118. Giovanni viene ricoverato all'ospedale di Albano, Maria Elena al Policlinico di Tor Vergata. La prognosi è riservata anche se non sarebbero in pericolo di vita.
A mettere in sicurezza la zona e a stabilire l'inagibilità dell'appartamento al pian terreno sono i vigili del fuoco di Roma Tuscolano e Velletri. Mentre la palazzina accanto a quella crollata risulta agibile e in serata molti inquilini, nonostante la grande paura, si convincono a rientrare a casa. Per gli sfollati, sette persone in tutto, il sindaco di Ariccia Roberto Di Felice dispone la sistemazione in albergo.
Sulle cause del crollo indagano i carabinieri di Ariccia. Sarebbe stata una bombola del gas a causare la deflagrazione e il crollo di metà della villetta bifamiliare. Dai primi accertamenti sembra si sia trattato di una fuga di gas.
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Il Messaggero