Ardea, spara alla compagna con un fucile (detenuto illegalmente): 47enne in pericolo di vita. L'uomo: è stato un incidente

La coppia, romana di via Olevano Romano al Prenestino, era lì in vacanza

Ardea, spara alla compagna con un fucile (detenuto illegalmente): 47enne in pericolo di vita. L'uomo: è stato un incidente
Ferita all'addome da un colpo di fucile a canne mozze. Che sia esploso per cause accidentali o per un gesto volontario, è ciò su cui sta indagando la Procura di...

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Ferita all'addome da un colpo di fucile a canne mozze. Che sia esploso per cause accidentali o per un gesto volontario, è ciò su cui sta indagando la Procura di Velletri. La tragedia è avvenuta ieri mattina ad Ardea, in una villetta al civico 59 di via Aosta, all'interno di un residence chiamato La Collina, a poche centinaia di metri dal mare.


I FATTI
Erano le 9,30 quando è stato chiesto l'intervento di un'ambulanza per una romana di 47 anni, S.M., in vacanza sul litorale di Ardea insieme al compagno di un anno più grande, M.R. La coppia, residente nella Capitale in via Olevano Romano nei pressi di Villa Giordani, non ha figli: i due erano insieme quando è stato esploso il colpo. Si trovavano entrambi nel seminterrato della villetta, un locale modesto con una zona giorno con angolo cottura, un bagnetto e una camera da letto. Proprio lì sono state trovate alcune tracce di sangue dai carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati. Che cosa sia successo in quel frangente è ancora un mistero a cui i militari della compagnia di Anzio stanno cercando di dare una risposta.

 

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IN PERICOLO DI VITA
La donna, classe 1975, è stata stabilizzata sul posto dal 118 trasferita in eliambulanza presso l'ospedale San Camillo di Roma, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per l'asportazione del proiettile: ha perso molto sangue e le sue condizioni sono delicate. La prognosi è riservata e rischia la vita.
LA VERSIONE DELL'UOMO
I carabinieri hanno immediatamente portato in caserma il compagno per conoscere la sua versione dei fatti. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, ha sostenuto che si è trattato di un incidente: agli investigatori ha riferito che stava passando il fucile alla donna quando è partito accidentalmente il colpo. Sulla provenienza dell'arma, il 48enne ha riferito che era stato trovato poco prima dalla sua compagna in un terreno vicino abitazione, ma non ha saputo fornire altre spiegazioni.
L'uomo non ha un porto d'armi. Per questo, al momento, è stato denunciato a piede libero solo per la detenzione illecita del fucile a canne mozze. Non gli sono state mosse altre contestazioni e non risulta indagato per altre ipotesi di reato. La eventuale formulazione di un capo d'accusa è legato prima di tutto all'evoluzione del quadro clinico della donna, che lotta tra la vita e la morte, e soprattutto dai riscontri tecnico-investigativi sull'arma, rispetto alle dichiarazioni rese dal 48enne.

 

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LE IPOTESI INVESTIGATIVE
La coppia aveva un cane, che al momento dei fatti si trovava chiuso nell'appartamento al piano rialzato del villino. A prelevare l'animale, ieri all'ora di pranzo è stato il fratello della 47enne, visibilmente scosso per l'accaduto. Non è chiaro se anche lui sia stato ascoltato come persona informata sui fatti. Una volta liberato il primo piano, è stato possibile per i carabinieri accedervi per cercare altre tracce di sangue.


Si sta scavando nella vita privata della coppia per capire se vi fossero tensioni tra i due, dissidi che potrebbero essere sfociati ieri mattina in una lite fatale. Oppure se si sia trattato davvero, come sostiene il compagno, di un tragico incidente. Su questo dovrà far luce l'inchiesta della Procura di Velletri, delegata ai carabinieri.
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Il Messaggero