OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Era uno dei vigili scelto per portare la bara di Alberto Sordi, di quell'Albertone che rese celebre il corpo dei "pizzardoni" vestendo i panni del mitico Otello Celletti. Nel 2003, anno della scomparsa dell'attore, Antonangelo Bette, in alta uniforme ebbe l'onore, insieme ad altri colleghi del Gruppo Intervento traffico, di dare l'ultimo saluto all'Albertone nazionale. Giovedì, Bette, 66 anni, è morto in un incidente stradale in Veneto. Appassionato da sempre delle due ruote sulle quali ha passato gran parte della sua vita come agente della Polizia Locale di Roma Capitale, si trovava sulla superstrada Pedemontana Veneta, un'arteria che tra l'altro era stata riaperta da poco. Ancora in servizio, era in missione come rappresentante della Polizia Locale di Roma nella Delegazione nazionale dell'European Police Association insieme ad altri colleghi. Per cause ancora da accertare, secondo una prima ipotesi degli investigatori, Bette avrebbe perso il controllo della moto, schiantandosi su un marciapiede che si trova accanto a un muro. Forse il vigile ha avuto un malore.
Per Bette, grandissimo esperto delle due ruote, purtroppo non c'è stato nulla da fare. Inutili i tentativi di rianimare l'uomo che sono andati avanti per decine di minuti. Gli operatori sanitari sono arrivati sul luogo dell'incidente con un'ambulanza proveniente dal vicino ospedale di Castelfranco Veneto. Il drammatico incidente è avvenuto poco dopo le 18 di ieri nel territorio comunale di Altivole.
Lo schianto mortale è avvenuto all'altezza del km 70 in direzione di Treviso. Sul posto per i rilievi del caso è intervenuta la polizia stradale. Ora dovranno essere gli investigatori a determinare l'esatta dinamica dell'incidente che ha portato alla morte del sessantaseienne. Nella Marca, spiegano i quotidiani locali, si tratta della 37esima vittima di questo 2023 nerissimo per i centauri morti. Soltanto a gennaio nella Capitale erano già 85 i morti sulle strade, secondo i numeri Asaps, l'Associazione amici e sostenitori della Polizia stradale. Sconcerto, dolore e incredulità nel mondo romano dei vigili urbani non appena si è diffusa la notizia. «Lo ricordo con affetto - uno dei messaggi su Facebook - era una persona meravigliosa e un collega affidabile». Intanto proprio ieri è stato annunciato che sono pronte a livello nazionale nuove norme per la sicurezza stradale e la riforma del codice della strada.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero