Arresti al Tufello, le minacce alle guardie: «Ora nel quartiere potete entrà solo con i carri armati»

Arresti al Tufello, le minacce alle guardie: «Ora nel quartiere potete entrà solo con i carri armati»
«Siete tutte guardie infami. Al Tufello da oggi in poi potete entrà solo coi carri armati». È una delle frasi pronunciate da alcuni dei membri...

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«Siete tutte guardie infami. Al Tufello da oggi in poi potete entrà solo coi carri armati». È una delle frasi pronunciate da alcuni dei membri dell'organizzazione criminale, che spacciava droga nel quartiere romano del Tufello, smantellata oggi in un'operazione della Squadra Mobile capitolina e del commissariato di Polizia Fidene-Serpentara. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Le frasi sono state pronunciate nel corso di un processo con rito direttissimo scaturito dagli arresti di Roberto Gonini, Emiliano Vitanostra e Riccardo Guida. Gli indagati al termine del procedimento avevano inveito contro le forze dell'ordine dicendo «questa la pagate» … «al Tufello da oggi in poi potete entrà solo con i carri armati» e «siete tutte guardie infami». 


Un fatto che, secondo quanto scrivono gli investigatori, dimostra «la pericolosità sociale e lo spessore criminale degli indagati, refrattari al rispetto delle leggi e alle conseguenze sanzionatorie legate alle loro condotte». Sono 20 i provvedimenti restrittivi e altrettante le perquisizioni eseguite oggi dai poliziotti. L'organizzazione, spiegano gli investigatori, non ha esitato ad avvalersi della collaborazione di un avvocato del foro di Roma per veicolare le comunicazioni tra gli arrestati e i capi dell'organizzazione, con particolare riferimento ai luoghi di custodia della sostanza stupefacente. La spregiudicatezza con cui hanno affrontato le forze dell'ordine anche durante le indagini ha fatto emergere la loro convinzione di essere personaggi intoccabili: da ciò è nata l'idea di chiamare
Untouchables l'operazione di polizia. Tutti i destinatari delle misure restrittive sono stati sottoposti a perquisizioni personali e domiciliari. Sono stati impiegati complessivamente oltre 100 agenti della Polizia, coadiuvati nell'esecuzione dalle unità cinofile e dal personale del Reparto Volanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero