Ostia, sede Anffas senza corrente: niente terapie per i bambini rimandati a casa

Ostia, sede Anffas senza corrente: niente terapie per i bambini rimandati a casa
«Non c’è la corrente. Bimbi tutti a casa!». E’ questa la risposta che gli operatori dell’Anffas-Onlus di Ostia, loro malgrado, si sono visti costretti a dare ai genitori...

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«Non c’è la corrente. Bimbi tutti a casa!». E’ questa la risposta che gli operatori dell’Anffas-Onlus di Ostia, loro malgrado, si sono visti costretti a dare ai genitori di alcuni piccoli con disabilità arrivati nel centro per fare terapia.


«Ci risiamo – commenta furibonda Ilde Narducci, battagliera presidentessa della Onlus - Mi chiedo come sia possibile fermare servizi e riabilitazioni importantissime destinate a bambini di due, tre o cinque anni con disabilità per colpa di qualche black out elettrico. Eppure è quello che siamo stati costretti a fare ma non di certo per colpa nostra e non per la prima volta».



Il paradosso ha dell’incredibile. Da una parte c’è una Onlus impegnata nella riabilitazione dei disabili che, da anni, lavora con sacrificio e tanta buona volontà sul litorale romano. Dall’altra le famiglie sempre più disperate nella ricerca di un aiuto per i loro figli che finalmente trovano, nella stessa Onlus, una struttura adatta. «Perfetto» si potrebbe immaginare. Macchè. Tra l’una e gli altri arrivano, puntuali, i soliti disservizi che allontanano il problema dalla soluzione mettendo in ginocchio decine di mamme e papà. «Ci siamo visti costretti - riprende Ilde Narducci - a rimandare i ragazzi a casa perché non avevamo la corrente. Lo scorso luglio lo stesso problema: la cabina elettrica posizionata proprio alle spalle della struttura Anffas iniziò a fare le bizze paralizzando di fatto la nostra attività per oltre trenta giorni. Da ieri mattina siamo nuovamente fermi».



La presidentessa ha così provato a capire di chi fosse la causa. «L’Acea è intervenuta - spiega – è ci ha detto che non dipende da loro. Di chiedere al X Municipio. Abbiamo inviato una raccomandata urgente ma oggi siamo ancora così. Nessuno si è visto, nessuno si è sentito. Quanto bisognerà attendere perché qualcuno si muova? Qui non c’è in ballo qualche giornata di lavoro o qualche euro da portare a casa, ma il futuro e la salute di bambini piccoli con disabilità. Si tratta di riabilitazioni fondamentali per il loro futuro». Il centro per il momento rimane al buio, anche se un impegno qualcuno ieri pomeriggio se lo è preso.



«Appena saputo – assicura l’assessore ai lavori pubblici del X Municipio, Antonio Caliendo - mi sono immediatamente interessato al problema. Purtroppo la ditta incaricata è potuta intervenire soltanto oggi, perché precedentemente impegnata su altri fronti. Il tecnico ha già effettuato il sopralluogo e confidiamo nel fatto che domani provveda a riparare il guasto».

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Il Messaggero