Odissea Anagrafe. Ieri giornata nera per chi aveva prenotato mesi prima un appuntamento per un certificato e arrivando allo sportello si è trovato un bel foglio bianco con...
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Il problema è rientrato parzialmente intorno a mezzogiorno ma solo in alcuni municipi. Ma questo non ha impedito a migliaia di persone di tornare a casa frustrate e soprattutto senza documenti autenticati.
In via Petroselli 50 dove c'è la sede centrale nessuna spiegazione, nessun aiuto, neanche un «Le faremo sapere e intanto prendiamo nota». Niente di niente. Nel Municipio VIII per dire gli uffici hanno trascritto i numeri di telefono di tutte le persone in coda, e infuriate, e hanno promesso di tenere aperti gli uffici anche sabato se il problema non si fosse risolto a breve. Difficile fare altrimenti di fronte a una marea di persone con esigenze molto concrete: viaggi, traslochi, iscrizioni e scadenze.
Il grave disservizio è stato comunicato con una notizia in evidenza sul portale del Comune solo ieri mattina. Il blocco in realtà era in corso da venerdì scorso e solo lunedì è comparso un annuncio generico che riferiva di «problemi tecnici in cui persistono difficoltà». La bandiera bianca è stata issata con grande ritardo, insomma. Dal Comune parlano di un problema tecnico con un rimpallo vorticoso di responsabilità. L'Anagrafe che dice che è colpa del Dipartimento Trasformazione digitale, e quest'ultimo che dice che è un «semplice guasto tecnico del sistema che può succedere». Ma la trasformazione si sta rivelando un'ulteriore mostrificazione di un servizio essenziale come quello anagrafico in cui il cittadino non deve fare nulla, al massimo nasce o muore. Il nuovo direttore del Dipartimento, Raffaele Gareri è in ferie. Marzano ieri non ha proferito parola. Era titolare della delega ai servizi Demografici fino a sei mesi fa. Poi la sindaca le ha preferito Antonio De Santis che pure ieri ha parlato di un problema tecnico. E quindi non suo. E chi è il direttore del servizio nel frattempo? Il generale Giovanni Calcara, uno degli ufficiali che ha aderito alla missione Campidoglio, sempre più simile a una trincea. Commento di un utente ieri: «Solo a Roma fare il documento più stupido diventa una impresa titanica».
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Il Messaggero