La fase due dell'amministrazione Raggi comincia anche sulla raccolta dei rifiuti e sulla pulizia della città: urgono i primi risultati. Al di là dei post...
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Torraccia, l'Ama ripulisce solo a metà: frigoriferi e materassi restano "parcheggiati" in strada
ISOLE
La seconda mossa è quella di velocizzare la diffusione delle Isole ecologiche sul territorio, dove i cittadini possono portare ingombranti e altre tipologie di rifiuti, quelli che solitamente arredano i marciapiedi, dai televisori ai divani. C'è una preoccupazione palpabile: la differenziata, sul quale si è puntato tutto, non sta crescendo come si sperava, il fatto che ogni giorno - dati pubblicati sul sito dell'Ama - si producano 3.200-3.300 tonnellate di rifiuti indifferenziati, legittima la conclusione che la parte destinata al riciclo sia ancora troppo bassa. Ecco perché dall'assessorato della Montanari e dall'Ama insistono (e con loro la sindaca Raggi) nel ripetere che il nuovo sistema di raccolta hi-tech si sta diffondendo rapidamente in città, che entro la fine dell'anno - terza mossa - saranno raggiunti oltre mezzo milione di cittadini del VI e del X Municipio (ieri, ad esempio, è stata la volta di Casal Palocco). In parallelo, si crede molti negli effetti positivi del nuovo sistema di differenziata per le 85 mila utenze non domestiche (bar, negozi, ristoranti, mercati, hotel) avviato in questi giorni: secondo Ama a regime potrebbe valere il 10 per cento di differenziata in più.
NODI
Resta il nodo del contratto di servizio e del piano industriale di Ama: la defenestrazione della Montanari rallenterebbe il primo, la rimozione di Bagnacani azzererebbe il secondo. Ma dai territori c'è chi come l'assessore all'Ambiente del VI Municipio, Katia Ziantoni (M5S) avverte: «Roma Capitale e i municipi non devono essere vittime di Ama come avviene oggi, devono poterla controllare. Il nuovo contratto di servizio deve cambiare radicalmente il rapporto altrimenti Ama è intoccabile e se il servizio non funziona chi amministra la città e i municipi non ha alcuna possibilità di intervenire».
Il Messaggero