Roma, guerra al degrado, il Campidoglio: «Maxi-multe all'Ama se la città è sporca»

Roma, guerra al degrado, il Campidoglio: «Maxi-multe all'Ama se la città è sporca»
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Pronto il contratto di servizio per Ama. Il commissario Francesco Paolo Tronca lo ha varato e inviato ai Municipi per l'approvazione definitiva. Se l'azienda pulirà male le strade o raccoglierà in ritardo i rifiuti rischierà una sanzione: fino a 20 milioni all'anno, vale a dire il 3 per cento di quanto incassa grazie alla Tari. Sarà creato un organo di controllo, esterno ad Ama, che svolgerà le verifiche, e che coinvolgerà anche l'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici.


IL CAMMINO
L'ultimo contratto di servizio era stato scritto nel 2003, poi si era andati avanti proroga dopo proroga. La giunta Marino, prima del big bang, aveva varato le linee guida, ora nero su bianco ci sono le regole del nuovo contratto che sarà valido fino al 2018. Cosa cambia? Prima di tutto Ama d'ora in poi si occupa solo di rifiuti, vale a dire spazzamento, raccolta e smaltimento. Scontato? No. Perché fino ad oggi l'azienda municipalizzata aveva una variegata attività: dalla pulizia delle strade dopo un incidente alla gestione dei bagni pubblici fino alle derattizzazioni e alle disinfestazioni. D'ora in poi il Campidoglio dovrà mettere a gara questi servizi o, se vuole affidarli all'Ama, pagarli a parte.

CONTROLLI
Nell'articolo 18 del contratto di servizio viene indicata la istituzione di un Organismo di controllo che verifichi puntualmente se Ama sta svolgendo bene il suo lavoro. Sarà formata dal direttore del Dipartimento ambientale, da due rappresentanti di Roma Capitale, da due di Ama, e da due dell'Agenzia di controllo della qualità dei servizi. Entro la fine dell'anno stabilirà nel dettaglio un sistema di sanzioni che Ama dovrà pagare se raccoglie in ritardo i rifiuti o non pulisce bene le strade, con multe che possono arrivare, ogni mese, al 3 per cento dei quasi 800 milioni incassati con la Tari. Su base annuale significa che se lavora male può pagare fino a 20 milioni di penali. Tra gli strumenti che Ama s'impegna a perfezionare il sistema Gps all'interno di tutti i mezzi in modo da sapere in tempo reale dove sono camion, spazzatrici e operatori. L'organizzazione dell'azienda sarà rivista in modo decentrato, municipio per municipio.
 

CORRUZIONE
All'articolo 24 viene richiesto un impegno ad Ama sul fronte della trasparenza e dell'anticorruzione. L'azienda predisporrà «il proprio piano triennale di prevenzione della corruzione e il programma triennale per la trasparenza e l'integrità».

DIFFERENZIATA
Uno dei punti cardini del contratto è la crescita della raccolta differenziata. Già oggi Roma ha raggiunto una percentuale tra le più alte nelle grandi città, 45 per cento. Ma non è sufficiente: entro la fine di quest'anno deve arrivare al 55 (un incremento di 260 mila tonnellate di rifiuti da riciclare), entro la fine del 2018 al 70 per cento.

IMPIANTI

Il contratto indica anche gli impianti da utilizzare (i due tmb di Salaria e Rocca Cencia, in particolare), ma anche quelli da realizzare, con l'elenco dei quattro eco-distretti. Se per quello del quadrante est si conferma Rocca Cencia, per gli altri si parla genericamente di Quadranti Ovest, Nord e Sud.
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Il Messaggero