Roma, ad Ama in commissione Trasparenza: «Dirigenti pagati per far nulla»

Roma, ad Ama in commissione Trasparenza: «Dirigenti pagati per far nulla»
«Sono entrata in Ama completamente a digiuno della struttura, mi è stato subito segnalata la necessità di rivedere la macrostruttura organizzativa da parte...

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«Sono entrata in Ama completamente a digiuno della struttura, mi è stato subito segnalata la necessità di rivedere la macrostruttura organizzativa da parte dell'assessore competente» al tempo Paola Muraro «Ho trovato un albero genealogico... una miriade di reparti, dipendenti e uffici che replicavano le stesse funzioni. Ho dovuto prima conoscere i dirigenti, sulla base del curriculum e delle inclinazioni, e poi ho pensato a un'organizzazione aziendale molto snella e funzionale, senza ripetizioni tra uffici». Lo ha detto l'amministratore unico di Ama Antonella Giglio audita nel corso della commissione trasparenza capitolina. 


«Una cosa che ho trovato vergognosa - ha aggiunto - era la presenza di dirigenti retribuiti senza essere assegnati a nessun servizio a girarsi i pollici. Io ho messo tutti a lavoro». Su 19 dirigenti questo problema era relativo a «due o tre. Le caselle della macrostruttura - ha concluso - sono modificabili. Al momento che sarà scelto il nuovo direttore generale si potrà ragionare», ha sottolineato Giglio.

«C'è stata una gara per 47 mila cassonetti, tre lotti sono stati aggiudicati, per circa la metà, e gli altri ancora no. Però la gara la vorrei sospendere. Noi vogliamo sostituire i cassonetti grandi con cassonetti condominiali più piccoli con le ruote», ha spiegato la Giglio. 
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Il Messaggero