Ama e Atac, ecco le prime emergenze raccolta dei rifiuti a rischio per 48 ore

Ama e Atac, ecco le prime emergenze raccolta dei rifiuti a rischio per 48 ore
Rifiuti, trasporti, buche, sicurezza, emergenza sociale. Le prime emergenze per l'amministrazione di Virginia Raggi, toccano i temi da tempo caldi per la Capitale. Con il...

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Rifiuti, trasporti, buche, sicurezza, emergenza sociale. Le prime emergenze per l'amministrazione di Virginia Raggi, toccano i temi da tempo caldi per la Capitale. Con il contorno di una tregua armata con i sindacati, che revocano due scioperi previsti in questi giorni in Ama e Atac. Anche se resta in bilico lo stop di 48 alla raccolta dei rifiuti, proclamato per lunedì e martedì prossimi, per il quale ieri il Garante degli scioperi ha invitato le organizzazioni sindacali a un rinvio. Domani, intanto, la Raggi incontrerà l'assessore alle politiche sociali sull'emergenza rifugiati a via Cupa.


LE PRIORITÀ
Trasporti e rifiuti restano, scioperi a parte, tra le principali emergenze che dovrà affrontare la nuova inquilina del Campidoglio all'inizio del suo mandato. In particolare, bisognerà prendere scelte definitive sullo smaltimento dei rifiuti: gli impianti attuali sono insufficienti, e il nuovo assessore Paola Muraro si è già espressa in favore degli eco-distretti. Anche perché l'unica alternativa è continuare, e probabilmente incrementare, i costosi trasporti verso gli impianti situali nel nord Italia e all'estero.

 

Sul fronte dei trasporti la sfida è doppia: trovare nuove soluzioni per la mobilità cittadina, che incidano su un settore da sempre critico per la vivibilità dei romani e, soprattutto, mettere in pratica la ricetta M5s per l'Atac, a partire dal nuovo piano industriale, che salvi l'azienda dal fallimento e migliori la qualità del servizio, limitando i disagi per i cittadini. Per quanto riguarda i conti, peraltro, bisognerà partire proprio da quelli del Campidoglio, su cui pesa un macigno di oltre 12 miliardi di euro si debiti pregressi. E la Raggi dovrà decidere cosa fare, anche per limare l'addizionale comunale sull'Irpef da record (9 per mille) pagata dai romani.

SICUREZZA E BUCHE

La squadra di governo della Raggi dovrà battere un colpo rapidamente anche sul tema della sicurezza, grande assente dell'ultima campagna elettorale e tornato di stretta attualità nelle ultime settimane. Il sindaco propone un maggiore coordinamento tra la polizia municipale e le forze dell'ordine, ma il tema comprende anche altri aspetti connessi: dall'abusivismo commerciale alla movida senza regole, la svolta dovrà essere complessiva. Così come è urgente un cambio di passo sulla manutenzione stradale, La situazione delle arterie romane è disastrosa, tanto che servirebbero investimenti per 150 milioni annui per recuperare, contro i 20-30 che se ne spendono oggi, al netto degli sprechi per lavori malfatti o corruzione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero