Più pattuglie per il controllo degli obiettivi sensibili, una rete sempre più capillare di telecamere interconnesse tra loro (comprese quelle dei negozi) e dovrebbe...
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I LUOGHI
Già da ieri è aumentata la frequenza con cui le pattuglie di polizia e carabinieri sorvegliano i 1.400 obiettivi sensibili disseminati dentro al Gra. Circa 150 sono presidi fissi (ambasciate, monumenti, stazioni ferroviarie principali) e hanno la vigilanza h24 dei militari; gli altri luoghi (scuole, metro, teatri) vengono controllati a rotazione dagli uomini in servizio con intervalli che variano dai 5 ai 15-20 minuti.
GLI AEROPORTI
Rafforzata anche la sorveglianza negli aeroporti: sia a Fiumicino che a Ciampino sono stati predisposti controlli non solo nel settore partenze, ma anche nelle zone di accesso, che vengono attraversate dai passeggeri dopo l'atterraggio. Le prime verifiche sono pronte a scattare ancora prima delle aree doganali, in modo da poter intercettare subito eventuali viaggiatori sospetti.
Sono stati attivati, sia dai carabinieri che dalla polizia, nuovi reparti di “pronto impiego”, unità specializzate per il controllo del territorio in chiave anti-terrorismo e addestrate per intervenire sia durante un attentato che nelle fasi immediatamente successive. L'allerta - ha ribadito ieri il ministro dell'Interno Angelino Alfano - resta al «livello 2». Il livello 3 è quello dell'attacco in corso.
Dovrebbe aumentare anche la presenza dei militari. Da fine novembre, in vista dell'inizio dell'Anno santo straordinario, sono attivi in città circa 2mila soldati. Paracadutisti della Folgore, alpini, gli uomini del reggimento Lagunari di Venezia dotati dei mezzi anfibi per pattugliare il Tevere, granatieri di Sardegna, esperti della contraerea da Sabaudia. Anche se non è stato annunciato dal ministro Alfano, nel comitato di ieri si è ipotizzato un rafforzamento del contingente dell'Esercito da destinare all'operazione Strade Sicure. Si è parlato di circa 3mila soldati in più, da distribuire su tutto il territorio nazionale. Una parte di questi rinforzi (circa il 15-20%, quindi tra i 400 e i 600 uomini) potrebbe arrivare nella Capitale.
Nel frattempo verrà potenziata la rete di videosorveglianza a disposizione delle forze dell'ordine. Dopo avere reso operativa l'interconnessione tra le sale operative di Questura e Arma dei carabinieri, si stanno progressivamente inserendo nel circuito anche le telecamere private, a partire da quelle degli esercizi commerciali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero