Ce ne sono molti nella nostra città e ci ricollegano alla natura, ma oggi alcuni sono a rischio e a volte anche abbattuti: come la quercia dell’omonima piazza di...
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La quercia stata abbattuta il 5 dicembre dal dipartimento Ambiente e Ufficio Giardini, in quanto malata. Le radici, simbolo della piazza, sono state soffocate dalla nuova pavimentazione. Nonostante i cittadini abbiano alzato la loro voce, ancora non è stata sostituita, nel silenzio delle istituzioni.
In queste ore ha aderito all’appello di Gassmann, Michele Anzaldi, parlamentare del Pd, che ha fatto un ulteriore passo avanti con due idee:
Ipotesi 1
a) Cercare una ditta che, in cambio di uno spazio pubblicitario e della risonanza che la vicenda avrebbe in cronaca e nelle riviste specializzate, intervenisse nello smantellamento dell'attuale pavimentazione;
b) Coinvolgere l'Università per un analisi del terreno e per lo studio e il monitoraggio della nuova pianta;
c) Cercare un vivaio che fornisca l'albero, sempre in cambio di pubblicità;
d) Coinvolgere una ditta che ripavimenti l'area in maniera idonea e compatibile con la vita di un albero.
Ipotesi 2
a) Lo smantellamento e ripristino potrebbero essere fatti dal Genio Militare o da qualunque ente pubblico abbia un escavatore;
b) La pianta potrebbe essere donata dal Ministero dell'Agricoltura;
c) sponsor potrebbero offrire materiali e spese vive.
In attesa che l’amministrazione intervenga si mobilitano i cittadini, che rivogliono il loro albero, che non solo ha dato il nome alla piazza, ma era diventato anche un punto di incontro per giovani e adulti e nello stesso tempo univa le radici dei cittadini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero