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Roma chiama Mosca e Mosca risponde. Il problema e i disagi da lunedì sono raddoppiati all’Aurelio, quartiere ormai sprofondato nel caos traffico. Non c’è solo via delle Fornaci chiusa in un tratto da più di un mese. Un albero caduto da Villa Abamelek, sede dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, ha costretto i vigili urbani a chiudere per metà via Aurelia Antica all’altezza del civico 26. Doppio disagio per i romani quindi, ma stesso problema “made in Mosca”: entrambi i muri perimetrali della Villa, sono danneggiati e richiedono un intervento da parte della delegazione russa. Una novità però c’è e non è di poco conto. Sulla pagina Facebook dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia ieri è apparso un importante post nel quale viene citato l’articolo pubblicato martedì sul Messaggero e si informa che “l’ambasciata in relazione al crollo dell’albero dal territorio della villa è in costante contatto con il Comune e il XIII Municipio sul tema del ripristino della viabilità lungo la via Aurelia Antica dopo forza maggiore”. L’Ambasciata inoltre aggiunge: “Comprendiamo - si legge nel post - le difficoltà che sono sorte per i residenti locali in relazione a questo incidente e stiamo facendo tutto il possibile per normalizzare la situazione al più presto”.
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Nel post si parla solo dei disagi su via Aurelia Antica dove nella notte tra lunedì e martedì è stato stabilito il senso unico alternato regolato da un semaforo.
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I CONTATTI
Intanto Sabrina Giuseppetti, presidente del XIII Municipio, conferma i contatti con l’Ambasciata: «Il Comune sta interloquendo con i tecnici, ma abbiamo deciso che se entro massimo due giorni non ci saranno novità, interverrà Roma Capitale». Probabilmente (ma saranno i tecnici capitolini a deciderlo) il tratto di muro pericolante su via delle Fornaci verrà puntellato, un’operazione ovviamente temporanea in attesa dell’intervento definitivo di messa in sicurezza. «Siamo sicuramente felici del post dell’Ambasciata - aggiunge Giuseppetti - ma preferiremmo vedere i loro operai al lavoro il prima possibile visto che è da oltre un mese che attendiamo l’inizio del cantiere». Fonti del Campidoglio avevano parlato dell’attesa di un nullaosta dalla Russia perché, c’è da ricordarlo, si tratta di territorio extraterritoriale.
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Il Messaggero