Le strade sporche? Armatevi di ramazza e pulitele voi, almeno davanti casa, non confidate troppo nelle spazzatrici dell’Ama. I muri imbrattati? Le erbacce che trasformano i...
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Alberi crollati, flop gare: bandi fermi, metà dei fondi mai spesi
«PATTO MANUTENTIVO»
«Cittadini singoli o in forma associata, nonché ordini professionali», si legge nella bozza del provvedimento, possono prendersi cura direttamente di tronchi e rami malmessi. Come? Con la «formale assunzione dell’impegno a mantenere, per un periodo di tempo determinato, la cura dell’albero e/o degli alberi secondo un livello quali-quantitativo di interventi», da contrattare con un apposito «disciplinare manutentivo». Per ottenere l’autorizzazione a lavorare con la cesoia toccherà presentare al Comune «documentazione attestante il possesso delle competenze necessarie per gli interventi sugli alberi». Niente improvvisazioni, quindi, anche perché qualche volenteroso un po’ incauto o maldestro potrebbe farsi - o fare - del male. Nessuno si aspetti una ricompensa, però: «L’interveniente non ha diritto ad alcun corrispettivo», è scritto chiaro e tondo. Anzi. Chi volesse fare da sé, magari stufo di aspettare i giardinieri comunali (il maxi-appalto sul verde verticale è fermo dal 2017...), dovrà anche pagarsi una «copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, per eventuali danni o infortuni».
VIA ALLE MOTOSEGHE
Prima di mettersi in azione con guanti e motosega, bisognerà avere il nulla osta del Campidoglio: tutti gli «interventi occasionali» per le «attività di recupero, pulizia e riqualificazione del verde urbano» dovranno essere «comunicati almeno 10 giorni prima all’ufficio competente (Area Tecnica o Servizio Giardini)».
Il Messaggero