Dire Straits, Alan Clark a passeggio tra i Castelli Romani

Al centro Alan Clark e Phil Palmer a Frascati
La magia del bosco, il sentiero, la strada, le bellezze della natura dei Castelli Romani, il suo essere vegetariano. C’è anche tutto questo dietro il soggiorno di due...

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La magia del bosco, il sentiero, la strada, le bellezze della natura dei Castelli Romani, il suo essere vegetariano. C’è anche tutto questo dietro il soggiorno di due mesi di Alan Clark tra Frascati e Grottaferrata. Culminato in un regalo che il grande musicista dei Dire Straits ha voluto fare ai romani: un concerto cult per 200 invitati.

I Dire Straits Legacy, la band nata sulle ceneri del mitico gruppo rock britannico sciolto a metà degli anni ’90, si è esibita nel fine settimana all’Hotel Villa Mercede di Frascati, in due spettacoli riservati (e gratuiti) a poco più di duecento fortunati spettatori. A poche settimane dall’uscita del nuovo album, Three Cord Trick, registrato tra Los Angeles e i Forwards Studios di Grottaferrata, una struttura tra le più note e apprezzate a livello europeo, il gruppo ha regalato al pubblico romano due grandi performance svelando due pezzi portanti del nuovo lavoro intervallati da alcuni dei celeberrimi successi che hanno fatto entrare di diritto la band inglese negli annali della musica rock mondiale.
 

Alan Clark, tastierista storico dei Dire Straits, dal 1980 fino allo scioglimento del gruppo, Phil Palmer, chitarrista di fama mondiale nei Dire Straits per alcuni anni con collaborazioni con artisti del calibro di Bob Dylan, Eric Clapton, Frank Zappa, Elton John, David Gilmour e i nostri Lucio Battisti solo per citarne alcuni, sono i promotori della rinascita del gruppo Dire Straits Legacy del quale fanno parte anche due italiani, il romano Marco Caviglia e il tastierista (nella due giorni frascatana eccezionalmente alla fisarmonica) Primiano De Biase. Per il nuovo album, in uscita il 24 novembre, si è unito al gruppo anche James Squire definito da Alan Clark «una voce come raramente se ne sono sentite negli ultimi venti anni».


I Dire Straits legacy, semplicemente Dsl per i tanti fan che hanno già avuto modo di conoscerli nel recente tour mondiale, hanno lavorato a Grottaferrata da circa due mesi. «Nonostante la grande statura artistica dei nostri ospiti - spiega Gilda Clarioni, socio della struttura alberghiera - con Clark e Palmer si è instaurato un sincero rapporto di confidenza e amicizia, tanto da omaggiarci, infine, delle splendide esibizioni di venerdì e sabato sera». Clark, vegetariano e salutista convinto, ogni giorno raggiunge a piedi da Frascati la sala di registrazione di Grottaferrata godendo dei parchi e dei boschi tuscolani dove fa frequenti passeggiate. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero