I suoi belati disperati hanno attirato l’attenzione dei passanti di una strada periferica a Settecamini. E così il piccolo Lamberto, come lo hanno chiamato i suoi...
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Dopo averlo raccolto impaurito e tremante per il temporale che in quel momento si abbatteva sul quartiere, infatti, i suoi soccorritori lo hanno adagiato in una cuccia di fortuna all’interno di un portone e poi si sono messi alla ricerca di una soluzione. Ma qui si sono trovati di fronte ad una serie di ostacoli burocratici. Da una parte un pubblico ufficiale che spiegava di non poter far altro che portare la bestiolina al mattatoio, dall’altra qualcuno che sosteneva che si potessero aiutare solo specie protette. A quel punto la decisione fortunata per il piccolo Lamberto: far intervenire l’Ente Nazionale Protezione Animali di Roma.
I volontari dell’associazione si sono subito messi in moto e grazie all’ausilio di un veterinario è stato possibile prestare le prime cure all’agnellino. Grazie a questa gara di affetto e simpatia il piccolo animale è riuscito a superare il momento più difficile ed è ora fuori pericolo. «In questa piccola favola di Pasqua c'è anche un altro lieto fine – spiega il responsabile dell'Enpa di Roma, Michele Gualano – quello di poter adottare Lamberto, anche a distanza. Sono già arrivate tantissime richieste. Da un lato l'indifferenza delle istituzioni, dall'altro la solidarietà della persone. E così, la prossima settimana – conclude sollevato Gualano- invece di finire nel piatto, l'agnellino Lamberto, nato in una tempestosa giornata di Marzo, conoscerà la sua nuova famiglia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero