Roma, aggressione al Pigneto: «Avete tolto poster CasaPound». Tre in ospedale

Roma, aggressione al Pigneto: «Avete tolto poster CasaPound». Tre in ospedale
Picchiati da un branco di dieci, quindici persone che “vigilava” sui manifesti elettorali di CasaPound. Pestati perché “colpevoli” di aver strappato...

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Picchiati da un branco di dieci, quindici persone che “vigilava” sui manifesti elettorali di CasaPound. Pestati perché “colpevoli” di aver strappato un pezzo di quei manifesti dei “Fascisti del Terzo millennio”. Teatro dell'aggressione, riferita da una delle vittime, a danno di tre ragazzi è il Pigneto, dove, ieri sera, intorno alle 22.30, una gang ha portato a segno l'assalto squadrista. E questo a pochi giorni di distanza dal corteo del movimento di estrema destra all'Esquilino, che l'Anpi ha chiesto al prefetto di vietare.


«Ero appena uscito dalla palestra con due amici – racconta una delle vittime – Ci trovavamo in via dell'Acqua Bullicante, quando siamo stati avvicinati da tre auto». A bordo ci sono almeno dieci persone: «Ma forse erano anche di più». Al volante di una delle macchina c'è un ragazzo con la testa rasata. Nessuno ha il volto coperto. «Poco prima, avevamo staccato un pezzo di manifesto elettorale di CasaPound da un cartellone – racconta il giovane, che ha sporto denuncia – neanche ci eravamo fermati, lo abbiamo fatto camminando. Ma era evidente che il gruppo ci stesse seguendo da tempo».

Un amico della vittima ha riferito su Facebook che, secondo quanto raccontato dal personale dell'ospedale di zona, «in questi giorni si sono già presentate diverse vittime di atti di violenza simili: percosse fino allo svenimento di gruppi verso singoli». «Quello che guidava mi ha chiesto perché avessi staccato il manifesto – continua la vittima del pestaggio – e io mi sono limitato a dire che era praticamente già strappato. E' stato allora che le tre auto si sono fermate e siamo stati tutti presi d'assalto dal gruppo». Alcuni sono stati picchiati con i caschi, altri a calci e pugni. Il tutto è durato un minuto e mezzo. «Poi sono fuggiti – racconta ancora la vittima – Un amico che passava di lì ha avvisato il 112 e ha chiamato l'ambulanza». I ragazzi, di 25, 38 e 39 anni, sono stati medicati e giudicati guaribili in 7 giorni, per escoriazioni, traumi alla regione nasale, alla spalla e al braccio. 

«Diffidiamo chiunque dall'accostare il nome di CasaPound Italia all'episodio che sarebbe avvenuto al Pigneto: queste macchinazioni altro non rappresentano se non un estremo ma vano tentativo per impedirci di manifestare sabato prossimo al quale risponderemo a colpi di querele», la replica del movimento di estremisti di destra. 


Salgono, dunque, le tensioni in vista del corteo del movimento neofascista, per sabato, all'Esquilino. In contemporanea, un gruppo di cittadini, riuniti dietro alla sigla "CasaPound non welcome" ha indetto un sit-in, in piazza dell'Esquilino. Sul weg, anche attraverso l'hashtag #casapoundnotwelcome si è riunito il fronte contro la manifestazione che comprende associazioni, movimenti, singoli cittadini e politici compresa l’Associazione Nazionale Partigiani italiani.

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Il Messaggero