Aggredito un altro autista dell'Atac: «Fermati o ti spacco la testa»

Aggredito un altro autista dell'Atac: «Fermati o ti spacco la testa»
«Ferma il pullman o ti spacco la testa», ha urlato all'autista dell'Atac, uno dei passeggeri che ha minacciando di colpirlo con la sua chitarra. E poi giù calci e pugni...

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«Ferma il pullman o ti spacco la testa», ha urlato all'autista dell'Atac, uno dei passeggeri che ha minacciando di colpirlo con la sua chitarra. E poi giù calci e pugni contro il parabrezza dell'autobus.




L'uomo, un cinquantottenne di nazionalità romena, Florin Miolache, arrestato poco dopo dai carabinieri, è andato su tutte le furie perché voleva scendere in un punto in cui non era prevista la fermata della linea 64. È accaduto in via Plebiscito, poco dopo la mezzanotte di ieri e a poche ore di distanza di un altro danneggiamento avvenuto a piazza di Cinecittà, dove invece un uomo voleva salire a tutti i costi, rincorrendo il pullman 213 della Roma Tpl, che era già in corsa. L'autista si è accorto, guardando dallo specchietto retrovisore, che c'era qualcuno che stava battendo i pugni contro le porte centrali. Poi un colpo secco e un rumore di vetri infranti. Quando si è fermato non c'era più nessuno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Casilina, che stanno indagando. In questo caso nessuna minaccia all'autista, come invece è accaduto sul bus Atac della linea 64, dove viaggiavano altri passeggeri. Nessuno di loro è rimasto ferito.



IL RACCONTO

«Ho cercato di mantenere la calma - ha raccontato Giuseppe, l'autista quarantenne in servizio all'Atac - e il controllo della situazione che rischiava di degenerare da un momento all'altro. Quell'uomo ha minacciato di colpirmi con la sua chitarra, ma ho avuto paura soprattutto per chi era a bordo». Nervi saldi che hanno consentito a Giuseppe di avvicinarsi ai carabinieri che erano in strada per chiedere il loro aiuto. «Ho cercato di spiegargli - ha raccontato ancora l'autista agli inquirenti - che in quel punto era impossibile e pericoloso fermare il bus, ma era fuori di senno, continuava ad urlare, a minacciare e poi ha cominciato a tirare calci contro il parabrezza, con una forza tale da incrinarlo. Ho deciso quindi di proseguire la corsa ad una velocità molto ridotta e di avvicinarmi ai carabinieri che erano fermi davanti Palazzo Grazioli».



I PRECEDENTI


Quando l'autista ha aperto le porte del mezzo, l'uomo, peraltro già noto alle forze dell'ordine per precedenti di danneggiamento e lesioni, è stato immobilizzato e arrestato. Due episodi preoccupanti e a pochi giorni di distanza dell'aggressione avvenuta giovedì scorso ai danni dell'autista della Roma Tpl, Giovanni Ardovini, che ha raccontato di essere stato picchiato «da una famiglia intera» per un diverbio nato da un'auto in doppia fila. Dall'Atac fanno sapere che i danneggiamenti ai loro mezzi sono aumentati. «Nel 2013 sono 70 i casi registrati, diventati 213 nel 2014 e 77 solo nel primo semestre 2015». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero