Abusi edilizi e negozi ai cinesi, 150 locali nel mirino del Comune

Abusi edilizi e negozi ai cinesi, 150 locali nel mirino del Comune
Abusi edilizi, locali occupati senza contratto, destinazione d’uso cambiata, gestori diversi da quelli delle licenze, perfino un immobile in via Giolitti finito in mano ai...

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Abusi edilizi, locali occupati senza contratto, destinazione d’uso cambiata, gestori diversi da quelli delle licenze, perfino un immobile in via Giolitti finito in mano ai cinesi. Sono giá decine le irregolaritá riscontrate dagli agenti della Polizia locale che ieri hanno iniziato a passare al setaccio gli esercizi commerciali del centro storico finiti nel dossier Affittopoli. I  vigili finora hanno ispezionato 35 negozi, da Borgo Pio ai Fori Imperiali, passando per Esquilino e Circo Massimo. Ma il commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, ha chiesto accertamenti ad ampio raggio. Sono almeno 150 le attivitá ospitate nei locali di proprietá del Comune che verranno controllate nelle prossime settimane.

Gli agenti della Municipale ieri hanno acquisito la documentazione relativa a due hotel che affacciano su largo Corrado Ricci, a due passi dai Fori Imperiali, e che occupano locali di proprietá di Roma Capitale. I blitz dei vigili hanno riguardato anche la sede di un’azienda di servizi in piazza della Consolazione ed è stata monitorata l’area di Borgo Pio, a partire dai ristoranti.

L'ESQUILINO
La zona piú controllata è stata quella dell’Esquilino: 10 immobili sono stati ispezionati solo su via Giolitti, dove gli agenti hanno scoperto che un locale comunale è finito in gestione a un cittadino cinese che, dai primi riscontri, avrebbe violato anche alcune norme catastali.  Lo stesso Campidoglio, pur con una certa cautela, ieri ha ammesso che dai primi blitz nei negozi di Affittopoli  «emergono anomalie significative, che devono essere opportunamente verificate»: irregolarità, abusi edilizi, canoni d’affitto mai aggiornati, attivitá aperte senza contratto. E ancora: «la non corrispondenza tra il titolare del contratto e l’effettivo esercente, la diversa destinazione d’uso rispetto al titolo giuridico, l’impossibile ricostruzione storica del titolo originario di locazione». Tutti i titolari degli esercizi controllati sono giá stati convocati dalla Polizia locale e dovranno produrre, entro 5 giorni, tutta la documentazione relativa all’immobile.

NIENTE VENDITA

Continua in parallelo anche il lavoro sulle case. Il piano allo studio del Campidoglio punta tutto sull’aggiornamento dei canoni. Insomma, con la nuova delibera che si appresta a varare Palazzo Senatorio, nessuno potrá piú abitare in una casa con vista Colosseo per 20 euro al mese. Non è prevista invece la vendita del patrimonio. «Non si procederà a nessun piano di vendita, fatti salvi i procedimenti in itinere già in fase di definizione – spiegavano ieri dallo staff del commissario – Anche perchè qualsiasi nuova dismissione necessiterebbe di attività tecnico-amministrative preventive che travalicano i tempi dell’amministrazione straordinaria». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero