L'approvvigionamento di acqua dal lago di Bracciano sarà gradualmente ridotto, ma continuerà fino alla fine di agosto, sperando che sia sufficiente a uscire...
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7 mila
I chilometri di estensione della rete idrica
della Capitale, gestita
da Acea Ato 2
L'annuncio è arrivato da Nicola Zingaretti, dopo un lungo confronto tra la Regione e il ministero dell'Ambiente: Acea potrà continuare a prelevare acqua dal lago di Bracciano - anche se in forma ridotta, dai 900 litri al secondo di adesso a 400 litri - fino all'11 agosto, dopodiché si dovrà scendere a 250 fino alla fine del mese. «Abbiamo informato l'ente gestore Acea Ato2, che è il responsabile della gestione idrica della Capitale - spiega il governatore - convenendo che quella di oggi è una opzione per evitare le turnazioni e soprattutto evitare l'emergere di problemi seri di natura sociosanitaria o, addirittura di rischi antincendio».
L'ALLARME
«Abbiamo scongiurato che un milione e mezzo di cittadini rimanesse senz'acqua - esulta Virginia Raggi - È una buona notizia per tutti. Ma non abbassiamo la guardia». Una scelta che evita una rotazione dell'acqua potabile che, da dopodomani, avrebbe interessato un milione e mezzo di romani, divisi tra tutti i 15 municipi della Città eterna, con rubinetti a secco per otto ore al giorno (tre fasce orarie nelle 24 ore). Il razionamento avrebbe interessato anche ospedali e strutture di prevenzione degli incendi, perché lo stop all'erogazione dell'acqua avrebbe interessato interi quartieri, senza possibilità di escludere determinate utenze sensibili. Uno dei motivi, questo, che ha spinto la Regione (d'intesa con il Governo) a rendere meno stringente l'ordinanza emessa dalla Regione per salvaguardare il lago di Bracciano.
LA DIFFIDA
Il nuovo documento prevede anche indicazioni particolari per Campidoglio e azienda: «La direzione regionale per le risorse idriche ha intimato a Roma Capitale di eseguire azioni volte al risparmio idrico, e ad Acea Ato 2 di rappresentare un piano di riduzione delle perdite che preveda adeguate forme di controllo da parte della Regione», dice Zingaretti. Al Comune viene in particolare richiesto di adottare «tutte le misure idonee a ottenere il maggior risparmio idrico in campo civile, industriale e agricolo», si legge nella diffida della direzione regionale Risorse idriche, difesa del suolo e rifiuti, indirizzata alla sindaca e, per conoscenza, anche al presidente di Acea Ato 2, Paolo Saccani. Raggi difende l'azienda: «Anche Acea ha fatto la sua parte immediatamente si è adeguata alle richieste di intervenire prioritariamente sulle reti - sottolinea l'inquilina di Palazzo Senatorio- Su oltre 5 mila chilometri di reti sono andati già in riparazione 2.500/3.000 chilometri, hanno riparato e sostituito completamente già oltre 50 chilometri di tubature». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero