Nel contesto di profonda attenzione verso i consumi sostenibili anche il bene acqua deve essere quotidianamente tutelato attraverso un utilizzo più efficiente incentrato...
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Per avere una fotografia del sistema Italia, Finish ha realizzato con Ipsos una ricerca su un campione rappresentativo di 1.000 individui dalla quale emerge che la scarsa preoccupazione degli italiani per l'acqua nasce anche dall’errata percezione dei reali consumi di una famiglia. Infatti, si ritiene che in media una famiglia consumi poco più di 100 litri al giorno mentre in realtà il consumo per uso civile di acqua in Italia è di 220 litri pro capite al giorno. A questo dato si aggiunge che, nonostante una sempre più diffusa consapevolezza di nuove e migliori pratiche utili a ridurre il consumo di acqua, i comportamenti dei cittadini italiani nei confronti della sua scarsità continuano a non essere correttamente indirizzati. Tra le cause principali di questo fenomeno emerge il fatto che tra le tematiche ambientali la scarsità d’acqua viene legata alla stagionalità in specifiche zone del nostro paese e viene posta in secondo piano rispetto ad altri elementi come la gestione dei rifiuti, l’inquinamento della plastica nei mari e l’inquinamento dell’aria.
Acqua nelle nostre mani diventa un impegno concreto di restituzione al territorio italiano attraverso la collaborazione di ampio respiro con due importanti realtà: Future Food Institute e il FAI - Fondo Ambiente Italiano. Per l’anno 2020 le associazioni attraverso l’impegno di Finish andranno quindi a realizzare due progetti di efficientamento idrico rispettivamente nell’ambito agricolo e in quello artistico-paesaggistico volti a tutelare le eccellenze italiane. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero