Un'appello a tornare a casa o a far sapere che almeno sta bene. Monica Manca, la mamma di Gaia Moroni, una delle due ragazze romane scappate di casa il 23 gennaio scorso...
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Dagli zaini preparati in precedenza agli avvistamenti prima a Bologna e poi a Rivoli, vicino a Torino. «Il suo sogno dice- era di girare il mondo in camper; non vorrei che passasse la frontiera e che andasse in Francia. O peggio, che finisse con gente sbandata. Ha solo 15 anni». Quindi l'appello: «Torna a casa, fammi sapere che stai bene. Torna a casa. E se c'è qualcuno che in qualche modo l'accompagna si metta in contatto con me, anche in forma anonima; aiutatemi, datemi una mano a ritrovarla, aiutatemi».
Il timore è che Gaia alla fine si lasci trascinare in situazioni pericolose o semplicemente decida di farla finita. «Dietro c'è una storia complessa, Gaia da poco più di un anno era diversa; è diversa. Non vuole arrivare a 30anni, non accetta questa vita che dice terribile e angosciosa e ha sempre detto che se fosse scappata non l'avremmo mai ritrovata». Lo scorso 23 gennaio «È uscita per andare a scuola, al liceo, ed è svanita nel nulla con l'amica. È evidente che qualcuno le ha aiutate. A Bologna non sono arrivate in treno. Monica Manca si sarebbe messa anche in moto per cercarla di persona ma »non posso. Sono ferma a casa con la polmonite«. E se Gaia deciderà di tornare o se la troveranno »Non la metterò certo in croce, ma dovrà farsi aiutare e iniziare un percorso che le faccia ritrovare serenità«. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero