Roma, ad Acilia una nuova attività per l'assistenza a domicilio per soggetti fragili ed anziani

Il bando e la riqualificazione

Roma, ad Acilia una nuova attività per l'assistenza a domicilio per soggetti fragili ed anziani
Piazza Capelvenere ad Acilia, l’odissea continua. Ma un barlume di luce si è visto con l’inaugurazione della terza attività in una piazza difficile da...

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Piazza Capelvenere ad Acilia, l’odissea continua. Ma un barlume di luce si è visto con l’inaugurazione della terza attività in una piazza difficile da riqualificare nonostante tutti gli sforzi. Dopo il parrucchiere e il ferramenta arriva la terza attività commerciale quella di Giovanni Stellin: «Sono contento di aprire, è’ iniziato tutto con la mia partecipazione al bando di maggio dell’anno scorso poi prorogato a giugno - dice Stellin - la mia attività si occuperà di assistenza a domicilio per soggetti fragili ed anziani, supporto di medici, fisioterapisti, Oss, badanti, fino alle colf e ai servizi di sicurezza in casa. Apriremo anche un Caf e un patronato on line, il nostro obiettivo sarà quello di promuovere l’invecchiamento attivo, di assistere anziani e soggetti fragili ma a domicilio, per evitare che vadano nelle Rsa, vorremmo evitare l’isolamento e costruire una rete che li tuteli». Il bando metteva a disposizione 2 lotti grandi e 4 piccoli a piazza Capelvenere e uno grande in via delle Baleari, di questi ne sono stati assegnati due piccoli quello inaugurato e quello di una Onlus che aprirà i battenti nel 2023. In piazza c’è un problema di sicurezza ci fa capire Stellin: «La gente, visto che molte attività hanno chiuso, non si è più abituata a vivere la piazza e il pomeriggio è diventata terra di nessuno, una piazza isolata che ha lascato terreno allo spaccio, sporca e nel degrado».

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Sia il Giudice di Pace sia i vigili urbani che avrebbero dovuto trasferire la loro sede ci hanno rinunciato, la nuova giunta, proverà ad assegnare i lotti ancora sperando che si facciano degli affidamenti diretti e non passino altri 18 mesi. «Per far rivivere la piazza servirebbe un bar un ristorante, una pizzeria a taglio - conclude il commerciante - solo così si attirerebbero ragazzi e i cittadini che pian piano la farebbero rifiorire». Un piazza che non trova pace dopo tanti anni di degrado e abbandono, come il parcheggio sottostante, inutilizzato e che potrebbe contenere anche 200 auto. Nonostante la piazza sia stata riqualificata con una pensilina nuova, la fontana, la pavimentazione, l'arredo urbano, la realizzazione di un camminamento per disabili, non è bastato per dare fiducia ai commercianti che oltre alla sicurezza devo scontrarsi con la burocrazia che li ostacola e che vorrebbero fosse più snella ad iniziare dai primi passi e cioè dalle volture delle utenze dei vari contatori.

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Il Messaggero