Prendere Roma come palcoscenico ed esporre al pubblico fino al prossimo 11 febbraio i "tesori" di Amatrice e Accumoli, salvati dal terremoto. Inaugura oggi al museo...
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La mostra,curata dalla direttrice del Museo Nazionale Romano Daniela Porro e da Alessandra Acconci e allestita dall'architetto Stefano Boeri, è stata inaugurata stamattina dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e presenta una collezione tratta dagli oltre tremila beni portati in salvo e oggi conservati nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale ( Rieti). Dipinti, sculture, suppellettili liturgiche che vanno dal XIII al XX secolo, a cui si aggiunge prezioso materiale di archivio, che illuminano la civiltà centroappeninica, snodo nel Medioevo, nel Rinascimento e fino al Novecento, di intensi scambi commerciali e artistici. L'esposizione, spiegano i curatori,
dimostra infatti l'importanza della cultura sedimentata nei piccoli o piccolissimi comuni del territorio italiano: giacimenti di bellezza nascosti, spesso sconosciuti o sottovalutati. Parallelamente alla mostra, che comprende anche un dettagliato plastico del centro di Amatrice realizzato dall'Università Sapienza, corre un percorso fotografico: negli scatti di Paolo Rosselli rivivono gli effetti drammatici del sisma.
«"Rinascite" - ha spiegato Porro - vuole rendere testimonianza dell'attività realizzata dal Mibact insieme ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco con molti volontari della Protezione civile, e sarà raccontata in un volume. Tra le opere esposte c'è una Madonna con bambino dal Museo Civico di Amatrice, simbolo della rinascita: una tavola recuperata già una settimana dopo il sisma dalle nostre squadre». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero